La polemica sui numeri. Lo scontro tra Regione Lombardia e Governo sull'errore nei dati per il calcolo del Rt? «Mi sono cadute le braccia. Certe cose sono al limite del masochismo. E con questo credo di aver detto tutto». È il commento di Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano e docente all'università Statale del capoluogo lombardo, intervenuto ad Agorà su Rai3.
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«Senza vaccini siamo esposti a un contagio che galoppa e varia in tutta Europa - ha detto ancora Galli -. Si devono mantenere le restrizioni fino a che non si sarà sicuri di essere usciti dalla tempesta. Ogni minima debolezza potrebbe costarci una terza ondata. Già così, con il ritardo dei vaccini, l'inverno, le varianti, e il virus che circola dentro e fuori i confini, è un rischio, se non probabile, certamente possibile».
Le cifre
«La Lombardia, con 264 morti per 100mila abitanti, è uno dei posti peggio messi d'Europa. Paga lo scotto, pesantissimo, dell'epidemia iniziale» in termini di mortalità, ovvero il numero di morti sulla popolazione generale. A marzo l'epidemia «ci ha preso alle spalle» e c'erano «già probabilmente centinaia o forse migliaia di infettati nel momento in cui è scoppiata».