«Ritorno qui in Parlamento per illustrare le ulteriori misure restrittive adottate» dopo la «subdola e repentina» impennata della curva. «Come è noto la sera di sabato 24 ottobre ho firmato un Dpcm alla fine di un lugno e articolato confronto con la maggioranza e le Regioni». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso dell'informativa alla Camera.
«L'indice Rt di contagio ha raggiunto la soglia critica di 1,5 - afferma - Il numero dei positivi è cresciuto in modo preoccupante ed è difficoltoso tracciare le catene di trasmissione, come sta avvenendo in molti Paesi europei«, come testimoniato ieri dal »presidente Macron e la cancelliera Merkel». «Il quadro epidemiologico - ha ancora detto il presidente del Consiglio - sta determinando una pressione severa sul Ssn, con un incremento significativo delle persone ricoverate«, sia »in area medica« che in »terapia intensiva.
Le misure hanno l'obiettivo di «mitigare e raffreddare» la curva del contagio «al fine di alleviare il carico già pesante» sul sistema sanitario. Le misure si basano sui «principi di massima precauzione, proporzionalità e adeguatezza. Non abbiamo mai affermato di essere fuori dal pericolo e da una condizione di necessaria allerta».
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Le chiusure
«Vorrei ribadire che la scelta di sospendere o ridurre le attività in alcuni settori non deriva dal mancato rispetto di misure di sicurezza, che sono state adottate anche a prezzo di sacrifici, ma una scelta così radicale e dolorosa è legata all'esigenza di ridurre un contagio diffuso e esponenziale, riducendo le occasioni di socialità, specie in quei contesti in cui è più facile che venga abbassata la guardia». Lo ha detto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, nell'informativa alla Camera sull'ultimo Dpcm sul coronavirus».
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