Liceo Made in Italy: cos'è, come funziona e che materie si potrebbero studiare

Già depositato a gennaio il disegno di legge. Ecco gli insegnamenti divisi in bienno e triennio

Lunedì 3 Aprile 2023 di Marco Prestisimone
Liceo Made in Italy, come funziona e che materie si potrebbero studiare

«In prima ora abbiamo Moda, in seconda Arte. E poi Alimentare, la mia preferita». Così potrebbero parlare presto gli studenti del liceo Made in Italy, l'idea presentata in campagna elettorale da Fratelli d'Italia e "raccontata" oggi dal premier Giorgia Meloni durante la visita a Vinitaly. La proposta non è certo una sorpresa. Meloni e tutto il governo hanno fatto del Made in Italy uno dei punti di forza della propria proposta elettorale e dell'operato già nei primi mesi di governo.

E un disegno di legge è stato già presentato al Senato a gennaio 2023. Perché l'Italia è un Paese con una cultura e un'identità talmente ben radicati da meritare un percorso di studi ad hoc. Che sarà un'alternativa ai più tradizionali classico o scientifico che però, anche secondo il parere di migliaia di studenti, hanno il "problema" di essere poco professionalizzanti e poco utili ai fini di un lavoro vero e proprio. «Il cosiddetto Made in Italy è dato dalla creatività e dalla naturalezza, specificata­ mente italiana, con cui si spazia dalle spe­cialità agroalimentari, alla moda, all’arreda­mento, al design, e che spesso traggono ori­gine ed ispirazione dai nostri antichi me­stieri. Questo insieme di eccellenze italiane deve essere messo a sistema, governato e potenziato», si legge nella proposta di legge in Senato. 

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L'idea del governo

Cultura, territorio e identità saranno tre dei cardini del percorso. «L'esigenza nasce dall'importanza di valorizzare percorsi che spieghino il legame che esiste tra questi tre elementi», ha detto il premier Giorgia Meloni complimentandosi al Vinitaly con dei ragazzi per aver scelto un percorso di studi così lungimirante come quello del settore agrario. «In un mondo in cui è stato detto che se avessi scelto il liceo avresti avuto un grande sbocco nella tua vita, e se invece avessi scelto un istituto tecnico avresti avuto opportunità minori, dimentichiamo che in questi istituti - l'agrario ad esempio - c'è una capacità di sbocco nel mondo del lavoro più alto di quelli che danno altri percorsi di formazione. Per come la vedo io, questo è il liceo. Perché non c'è niente di più profondamente legato alla nostra cultura di quello che questi ragazzi sono in grado di studiare, tramandare e portare avanti. Ed è la ragione per la quale ragioniamo su un liceo del Made in Italy», le parole del premier. 

 

Il percorso formativo

Il disegno di legge presentato in Senato il 25 gennaio spiega così gli obiettivi del percorso formativo:

1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradi­zione umanistica del nostro Paese;

2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riser­vando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;

3. Guidare lo studente ad approfon­dire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per co­gliere la complessità e la specificità di al­cuni settori strategici dell’economia del Pa­ese, cosiddetti settori del Made in Italy;

4. Assicurare allo studente un per­ corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in am­bito universitario e per inserirsi efficace­mente nel mondo del lavoro. 

Che materie si studieranno

Le materie del primo biennio: ​lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.

Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali. 

 

I tempi

Le prime classi dovrebbero vedersi nell'anno 2024-2025, perché per il 2023-2024 non ci sono i tempi considerato anche che le iscrizioni si fanno a gennaio.

Il programma elettorale

Nel programma elettorale, FdI parlava di «promozione del marchio Made in Italy, uno dei più conosciuti e amati al mondo, e dell’eccellenza italiana in campo culturale, enogastronomico, del design, dell’architettura, del lusso, dell’imprenditoria». In più la proposta prima del voto prevedeva la «creazione di una grande piattaforma online quale vetrina dei prodotti Made in Italy certificati e promozione del turismo commerciale di chi viene in Italia per acquistare direttamente i nostri prodotti». Poi le parole sul liceo: «Istituzione del “Liceo del Made in Italy” per dare qualità e prestigio al contesto lavorativo e culturale del “Marchio Italia”, formando gli studenti - anche con tirocini e scambi culturali all’estero, tramite le nostre rappresentanze diplomatiche - sia dal punto di vista della conoscenza della produzione italiana di alto livello sia della promozione delle attività di business orientate verso il mercato estero». 

Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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