I malati di leucemia mieloide acuta hanno bisogno di assistenza psicologica. Sono 2000 le persone l'anno ai quali è diagnosticato questo tumore che ha origine nel midollo osseo ed il 64% dei pazienti è privo di alcuna assistenza psicologica. E' necessario invece, per una corretta presa in carico dei pazienti, migliorare la diffusione di test genetici, potenziare le cure integrate e assicurare assistenza psicologica. A fotografare l'attuale situazione dei pazienti che soffrono di questa malattia e a evidenziarne le necessità è HemaNet, un progetto promosso da Isheo e Favo (Federazione associazioni di volontariato in oncologia).
📰News📰#Leucemia mieloide acuta e #Mieloma multiplo:
al @SanRaffaeleMI è partita la sperimentazione con CAR-T CD44v6 per testare sicurezza e tollerabilità↘️↘️↘️https://t.co/xBG106xs5v#25febbraio pic.twitter.com/lSLA971oEG— Orphanet Italia (@OrphanetIT) February 25, 2020
Non tutte le regioni posso garantire la giusta assistenza sanitaria
«Il test per individuare mutazioni del gene FLT3 - spiega Luca Arcaini, direttore dell'Uoc di Ematologia del Policlinico San Matteo di Pavia - ha un importante significato clinico perché questi pazienti presentano una prognosi peggiore, con un aumento di incidenza di recidiva e per questo bersaglio molecolare esistono già farmaci mirati».
Leucemia Mieloide Acuta, individuato un trattamento che migliora la sopravvivenza e tarda la recidiva - https://t.co/3Qe4EC6VWk pic.twitter.com/kxuXKScdxu
— insalutenews.it (@insalutenews) March 22, 2021
Necessarie la collaborazione tra i centri e l'assistenza psicologica
Accanto a questo, è necessario centralizzare la gestione della malattia «definendo un modello di stretta collaborazione tra centri Hub e Spoke, (cioè tra i grandi centri e quelli periferici) per garantire continuità assistenziale», osserva Gianluca Gaidano, ordinario di Ematologia all'Università degli Studi del Piemonte Orientale. Altro aspetto fondamentale riguarda la cura della sfera psicologica. «Il 64% dei pazienti intervistati - afferma Davide Petruzzelli, coordinatore Favo Neoplasie Ematologiche - ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna proposta di assistenza di questo tipo». Auspicabile a tal proposito conclude la senatrice Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, «stabilire un dialogo con le Istituzioni che stanno lavorando per valorizzare la figura dello psicologo, tenendo anche in considerazione anche i caregiver».
Durante il #BloodCancerAwarenessMonth noi di #DaiichiSankyo ci uniamo alla lotta contro la #LMA, la forma più aggressiva di leucemia. Conoscere la leucemia mieloide acuta è il primo passo verso una diagnosi precoce: https://t.co/sSgV27BkEG #knowAML pic.twitter.com/j0kGrpYhbH
— Daiichi Sankyo Italia (@DaiichiSankyoIT) September 10, 2019