La Guida Michelin 2017, la ‘bibbia” rossa del mangiar bene in Italia, giunta alla 62.edizione, si è svelata quest’anno a teatro: al Regio di Parma si è alzato il sipario (appunto) sullo stato di salute della ristorazione italiana. Mai così in forma, si direbbe, se otto ristoranti hanno conservato le tre stelle, 41 ne avranno due mentre a 294 ne è stata assegnata una. In tutto 343 premiati, cinque nuovi “due stelle” e 28 nuovi “una stella”: l’Italia si conferma il secondo Paese più buono del mondo, dopo la Francia.
Fra gli otto grandissimi - “Piazza Duomo” ad Alba (Cn), “Da Vittorio” a Brusaporto (Bg), “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio (Mn), “Osteria Francescana” a Modena, “Enoteca Pinchiorri” a Firenze,”La Pergola” a Roma, il “Reale” a Castel di Sangro (Aq) - c’è sempre (e per il 15. anno di fila) “Le Calandre” di Massimiliano Alajmo a Rubano di Sarmeola (Pd) mentre fra i bistellati si confermano Casa Perbellini a Verona, La Peca a Lonigo (Vi) e Cera a Campagna Lupia (Ve), in un’edizione che, dopo alcuni anni di premi a pioggia, ha visto il Veneto difendere le posizioni, peraltro di eccellenza.
Così, ad esempio, Venezia - ben 7 insegne stellate solo nel centro storico – stavolta ha dovuto accantonare le legittime ambizioni del Gran Caffè Quadri e dell’Oro dell’hotel Cipriani alla Giudecca che speravano nella stella-bis. Così come un pensierino lo avevano fatto grandi e lussuosi alberghi, come il Centurion Palace con il bravo Massimo Livan, ma anche l’Aman, il nuovissimo Palazzo Venart e il Bauer, viste le collaborazioni eccellenti di Davide Oldani, Enrico Bertolini e Andrea Ribaldone. C’erano speranze anche a Treviso (vedi Francesco Brutto a Undicesimo Vineria) e Asiago (Alessio Longhini, alla Stube Gourmet dell’Hotel Europa): tutto rinviato. Alla fine il Veneto (comunque al 4. posto nella classifica delle regioni più “stellate” dopo Lombardia, Piemonte e Campania) festeggia la stella che Lorenzo Cogo si è portato da El Coq di Marano Vicentino a quello di Vicenza città, e l’altra, nuova di zecca, de La Veranda di Bardolino. E prende atto di quella perduta dalla Locanda di Piero a Montecchio Precalcino (Vi).
Situazione statica anche in Friuli Venezia Giulia: solo conferme (dalle due stelle di Agli Amici di Udine alla stella degli altri sei eccellenti) e nessuna novità. I colpi grossi, a Nordest, li fanno Heinrich Schneider al ristorante Terra, in Val Sarentino (Bz), e Alfio Ghezzi, alla fascinosa Locanda Margon, immersa fra i vigneti a Trento: per entrambi è arrivata la seconda stella.
Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 08:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA Fra gli otto grandissimi - “Piazza Duomo” ad Alba (Cn), “Da Vittorio” a Brusaporto (Bg), “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio (Mn), “Osteria Francescana” a Modena, “Enoteca Pinchiorri” a Firenze,”La Pergola” a Roma, il “Reale” a Castel di Sangro (Aq) - c’è sempre (e per il 15. anno di fila) “Le Calandre” di Massimiliano Alajmo a Rubano di Sarmeola (Pd) mentre fra i bistellati si confermano Casa Perbellini a Verona, La Peca a Lonigo (Vi) e Cera a Campagna Lupia (Ve), in un’edizione che, dopo alcuni anni di premi a pioggia, ha visto il Veneto difendere le posizioni, peraltro di eccellenza.
Così, ad esempio, Venezia - ben 7 insegne stellate solo nel centro storico – stavolta ha dovuto accantonare le legittime ambizioni del Gran Caffè Quadri e dell’Oro dell’hotel Cipriani alla Giudecca che speravano nella stella-bis. Così come un pensierino lo avevano fatto grandi e lussuosi alberghi, come il Centurion Palace con il bravo Massimo Livan, ma anche l’Aman, il nuovissimo Palazzo Venart e il Bauer, viste le collaborazioni eccellenti di Davide Oldani, Enrico Bertolini e Andrea Ribaldone. C’erano speranze anche a Treviso (vedi Francesco Brutto a Undicesimo Vineria) e Asiago (Alessio Longhini, alla Stube Gourmet dell’Hotel Europa): tutto rinviato. Alla fine il Veneto (comunque al 4. posto nella classifica delle regioni più “stellate” dopo Lombardia, Piemonte e Campania) festeggia la stella che Lorenzo Cogo si è portato da El Coq di Marano Vicentino a quello di Vicenza città, e l’altra, nuova di zecca, de La Veranda di Bardolino. E prende atto di quella perduta dalla Locanda di Piero a Montecchio Precalcino (Vi).
Situazione statica anche in Friuli Venezia Giulia: solo conferme (dalle due stelle di Agli Amici di Udine alla stella degli altri sei eccellenti) e nessuna novità. I colpi grossi, a Nordest, li fanno Heinrich Schneider al ristorante Terra, in Val Sarentino (Bz), e Alfio Ghezzi, alla fascinosa Locanda Margon, immersa fra i vigneti a Trento: per entrambi è arrivata la seconda stella.