Guerra, esercitazione Nato per testare (anche) armi nucleari. «Evitare panico atomico»: piano Ue per i cittadini

Il timore per le attività produttive europee: niente fuga di massa dalle città e accaparramenti

Domenica 16 Ottobre 2022 di Vittorio Sabadin
Guerra, esercitazione Nato per testare (anche) armi nucleari. Piano Ue per i cittadini: «Evitare panico atomico»

La Nato comincia oggi sui cieli del Belgio e della Gran Bretagna una grande esercitazione di deterrenza nucleare, mentre sono in corso incontri segreti di funzionari dei governi dell’Alleanza per predisporre piani che possano arginare il diffondersi del panico tra la popolazione nel caso Putin facesse esplodere una bomba. La tensione tra Russia e Occidente non è mai stata così alta. L’esercitazione, chiamata “Steadfast Noon”, Mezzogiorno costante, per contrapporla alla Mezzanotte dell’olocausto nucleare immaginata da chi inventò la bomba, è in programma ogni anno. Questa volta assume ovviamente un significato particolare: doveva svolgersi in Turchia, intorno alla base di Incilrik, ma i colloqui in corso tra Erdogan e il Cremlino hanno consigliato di andare altrove. Sui cieli del Nord Europa, ma tenendosi ben lontani dai confini con la Russia, voleranno fino al 30 ottobre circa 60 aerei Nato di 14 paesi, compresi i bombardieri B-52 americani e alcuni Tornado italiani partiti da Ghedi, in provincia di Brescia.

Nella base dell’Aeronautica sono custodite, secondo documenti ufficiali, tra 20 e 40 testate nucleari di potenza variabile tra 1 e 340 chilotoni. Quella di Hiroshima era da 12 o 20 chilotoni.

SCELTE
Gli aerei non avranno a bordo armi “vive”, ma si tratta comunque di un grande sfoggio di muscoli teso a convincere Putin che la Nato è pronta a difendersi e a rispondere per le rime a un eventuale attacco. «Daremmo un messaggio molto sbagliato – aveva detto qualche giorno fa il segretario generale Jens Stoltenberg - se cancellassimo all’improvviso un’esercitazione di routine, pianificata da tempo, perché è in corso la guerra in Ucraina. Mosca sa che una guerra nucleare non avrebbe vincitore e non deve mai essere combattuta». Il leader russo ha risposto mandando nel Mediterraneo due corvette, la Stoikiy e la Soobrazitelnyy, molto moderne e dotate di missili antinave e antiaereo. E per alzare ancora la tensione ha trasferito alcuni bombardieri ai confini con la Norvegia e progetta di modificare gli aerei bielorussi Su-25 in modo che possano trasportare armi atomiche, un altro passo per trascinare Lukashenko nel conflitto.

La gente è preoccupata, l’atmosfera è angosciante come ai tempi della Guerra Fredda e della crisi dei missili sovietici a Cuba. Gli esperti occidentali sono convinti che quello di Putin sia solo il bluff di un uomo messo all’angolo, ma chi viene lasciato senza alternative spesso diventa ancora più intrattabile e pericoloso. I governi dei paesi Nato stanno così segretamente organizzando, ha rivelato ieri l’Observer, una “prudente pianificazione” per prevenire il caos e il panico nelle città nel caso la Russia dovesse fare esplodere una bomba nucleare in Ucraina o, a scopo intimidatorio, in un’area disabitata. Si sono già tenute riunioni per programmare campagne di informazione pubblica come quelle chiamate “Abbassati e mettiti al riparo” negli Stati Uniti negli Anni 50, “Ognuno ha una chance” nella Germania Occidentale negli Anni 60 e “Proteggersi e sopravvivere” nel Regno Unito negli Anni 70. Queste iniziative furono all’epoca oggetto di scherno e di parodie, perché suggerivano l’idea che si potesse sopravvivere a un’esplosione atomica, o che bastasse dipingere le finestre di bianco per evitare che le radiazioni entrassero.

TIMORI
L’obiettivo del piano è evitare che, se scoppierà una bomba, molte persone decidano di lasciare le città e di fare incetta di cibo nei supermercati e di inutili pillole di iodio in farmacia. Il rischio di un collasso dell’economia conseguente al panico è molto elevato e bisogna preparare la popolazione con campagne di informazione in tv, sul web e nelle scuole. Dopo le bombe americane su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, il lancio di un’atomica sulla popolazione inerme è diventato un tabù che tutti hanno per fortuna finora rispettato, ma questo non ha impedito alle potenze nucleari di effettuare da allora almeno 2.056 test nucleari, dei quali 528 nell’atmosfera e 1.528 sotterranei. Metà di questi test erano americani. Le ultime bombe sono esplose per iniziativa della Corea del Nord tra il 2006 e il 2017, in tempi dunque molto recenti. Jeremy Fleming, il capo dell’agenzia di spionaggio britannica, dice di non aver visto alcun segno che la Russia si stia preparando a utilizzare un’arma nucleare. Se i russi cercassero di accoppiare una testata a un missile, Fleming se ne accorgerebbe subito e ce lo farebbe sapere. Speriamo non accada mai.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 18:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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