Green pass, mascherine al chiuso: cosa cambia dal 1° maggio al lavoro, sui bus, nei cinema teatri

In settimana il nuovo decreto del governo indicherà dove bisognerà ancora continuare ad indossare le mascherine

Domenica 24 Aprile 2022 di Gianluca De Rossi
Green pass, mascherine al chiuso: cosa cambia dal 1° maggio al lavoro, sui bus, nei cinema teatri

Mascherine obbligatorie al chiuso, mentre cresce il dibattito tra gli esperti sull'utilità o meno di continuare ad utilizzarle sul posto di lavoro, sui trasporti, bus e metropolitane, al cinema o a teatro, il governo è pronto a stabilire con un nuovo decreto dove bisognerà ancora continuare ad indossarla. Tutto questo mentre dal 1° maggio cambiano le regole per il Green pass.

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Green pass e mascherine al chiuso, cosa cambia

Le nuove regole, in vigore da maggio, verranno stabilite dal governo con un nuovo decreto dopo aver convocato e la cabina di regia che potrebbe suggerire alcune linee di indirizzo, come, ad esempio, che il Green pass resti obbligatorio per per entrare negli ospedali e nelle strutture sanitarie. 

Green pass

Dal 1° maggio non sarà più necessario esibire il Green pass per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici, bar e ristoranti. 

Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre».

Non sarà, dunque, più necessaria la certificazione verde per accedere:
- ai luoghi di lavoro
- nei bar e ristoranti (anche al chiuso)
- nelle mense
- agli spettacoli al chiuso (cinema, teatri)
- agli eventi sportivi
- ai centri benessere
- alle attività sportive al chiuso (spogliatoi)
- a convegni e congressi
- ai corsi di formazione, alle aule universitarie
- ai centri culturali, sociali e ricreativi
- ai concorsi pubblici
- alle sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
- ai colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari
- alle feste al chiuso e discoteche
- sui mezzi di trasporto

Mascherine

- al lavoro: dovrebbe essere mantenuto l'obbligo dell'uso della mascherina fino a giugno

- uffici pubblici: dovrebbe essere mantenuto l'obbligo dell'uso della mascherina, da stabilire se basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la Ffp2

- trasporti: su bus, metropolitane e tram dovrebbe restere l'obbligatorietà dell'uso della mascherina Ffp2.

E l'indicazione dell'obbligatorietà potrebbe rimanere anche per aerei, treni e navi

- cinema, teatri, sale concerto e discoteche: potrebbe essere mantenuta l'obbligatorietà dell'uso della mascherina, da stabilire se basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la Ffp2 come sui trasporti

- bar e ristoranti: dovrebbe essere rimosso l'obbligo dell'uso della mascherina anche al chiuso

- stadio: via l'obbligo di mascherina (all'aperto)

- palazzetti dello sport: dovrebbe essere mantenuto l'obbligo dell'uso della mascherina al chiuso

Bassetti: «Mascherina obbligatoria al chiuso solo per trasporti e ospedali»

«L'obbligo di mascherina al chiuso è una norma esagerata, siamo uno dei pochi Paesi in Europa a mantenerla. È assolutamente giusto tenere l'obbligo sui mezzi di trasporto, ma per altri luoghi, come uffici o cinema, ha più senso una raccomandazione. Resto dell'idea che sia il momento per uscire dalla fase dell'obbligo e passare a raccomandazioni». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in trasferta a Lisbona per il congresso europeo di malattie infettive.

«Pur essendo il Portogallo un Paese molto colpito da Covid-19, ma anche fra i più vaccinati d'Europa - racconta - qui la mascherina da oggi non è più obbligatoria, se non sui trasporti pubblici e negli ospedali». «Così si poteva fare anche in Italia - incalza Bassetti - mantenere l'obbligo nei trasporti pubblici, ospedali, Rsa, farmacie e arrivare a una raccomandazione negli altri luoghi. Invece, si vuole continuare con questa strategia del terrore, che però non so dove porti. Non si può andare avanti per sempre con gli obblighi, bisogna uscire da questa logica in cui siamo entrati due anni fa: continuo a sostenere che bisognerebbe dare raccomandazioni molto stringenti sull'uso della mascherina. Per esempio, è bene che le persone anziane e fragili continuino a utilizzarla».

 
 
 
 
 
 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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