Torino, tensione al G7: scontri e cariche della polizia. Due agenti feriti, tre fermati

Venerdì 29 Settembre 2017
Torino, tensione al G7: scontri e cariche della polizia. Due agenti feriti, tre fermati
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Ancora tensioni ieri sera a Torino, tra le forze dell'ordine e i manifestanti che protestano contro il G7.

Questi ultimi, dopo una lunga marcia per le vie del centro, hanno attaccato la polizia nella centrale via Po con un fitto lancio di fuochi d'artificio e grossi petardi ad altezza d'uomo. Gli agenti in assetto antisommossa hanno risposto disperdendo i manifestanti, che sono indietreggiati in piazza Castello. Incendiati alcuni cassonetti dell'immondizia in Viale Primo Maggio, ci sono tre fermati: si tratta di giovani donne, che sono state indagate per resistenza a pubblico ufficiale e poi rilasciate. Due gli agenti feriti. Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco. Reparti di polizia e guardia di finanza in assetto antisommossa hanno presidiato per tutta la notte piazza Castello, ieri sera affollata anche per la Notte dei Ricercatori.

Alla Reggia di Venaria l'ultimo G7 della Innovation Week Italian è stato accompagnato tutt'oggi dalla protesta contro il summit. «Il vostro lavoro solo sfruttamento e povertà» è lo slogan dei manifestanti, che a Torino hanno dato vita a cortei e presidi nelle stesse ore in cui i rappresentanti dei sette Paesi più sviluppati al mondo si sono incontrati nella Galleria Grande della residenza sabauda. Occupata l'università con gli anti G7 che oggi promettono di raggiungere la stessa Venaria. Le varie anime della protesta (i centri sociali, gli studenti, gli anarchici del Fai e i disoccupati) si uniranno infatti in un corteo diretto alla sede del vertice. L'appuntamento è alle 15 in largo Toscana. «Partiremo anche prima, se necessario», ha detto ieri uno speaker. «I ministri scappano. Ma noi saremo il loro incubo».
 
 

«Reset G7» è la parola d'ordine di studenti, precari e disoccupati, ma anche di anarchici, centri sociali e No Tav riuniti ieri di buonora, in centro città, dopo le prime avvisaglie della notte precedente con lanci di uova contro la Cisl e la Fondazione Agnelli e la chiusura simbolica di un supermercato. «Della vostra zona rossa non me ne frega niente», «Voi nelle regge, noi nelle piazze», «Torino è la mia città, voi ministri che ci state a fà?» alcuni dei cartelli esposti dai manifestanti, con slogan contro il ministro Poletti. Gli scontri in corso Vittorio, all'angolo con via Carlo Alberto, con il primo tentativo di raggiungere piazza Carlina e l'albergo che ospita le delegazioni internazionali. La polizia in assetto antisommossa ha effettuato una carica di alleggerimento. 

Tensioni anche in via Plana, un'altra delle vie che portano al centro storico, quando il corteo ha deviato su piazza Vittorio per poi raggiungere i corridoi di Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche dell'università occupata e trasformata nella «base per le prossime iniziative di protesta».

In serata nuovi cortei: quello dei comitati per il diritto alla casa, in zona Barriera di Milano, e quello principale riformatosi a Palazzo Nuovo. Piazza Carlina, l'hotel dei "potenti", è ancora una volta l'obiettivo dei manifestanti, che per alcuni minuti bloccano il ponte della Gran Madre tra le proteste degli automobilisti. Uno cerca di superarlo e finisce per colpire alcune persone, senza però conseguenze. In via Montebello alcuni cassonetti dell'immondizia finiscono in mezzo alla strada, uno viene incendiato. E oggi la protesta raddoppia, per una «giornata di lotta» che avrà il proprio clou nel grande corteo «durante il quale speriamo di festeggiare - annunciano - la cacciata dei nuovi nobili dal loro palazzo».

Dopo il presidio della mattina al mercato delle Vallette, un corteo è annunciato in largo Toscana, da dove la protesta anti-G7 vuole raggiungere la Reggia di Venaria, su cui da giorni vigilano le forze dell'ordine. Una «vetrina istituzionale - è l'accusa di Reset G7 - in cui i potenti della terra decideranno delle politiche che hanno portato all'impoverimento collettivo»

Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 14:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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