È morto a 20 mesi per una crisi respiratoria, dopo aver combattuto con una grave malattia sin dalla nascita. Ma al funerale i genitori non erano presenti, perché non informati. La storia, che arriva da Asti, «è nata male e finita male», dice l’avvocato che assiste il padre del bambino.
Cosa è successo
Da quando gli assistenti sociali hanno preso il bambino, i genitori avevano potuto vederlo ogni due settimane. Poi il permesso gli è stato revocato. Il bambino nel frattempo si è aggravato ed morto, stroncato da una forte crisi respiratoria. Così organizzare il funerale è toccato ai servizi sociali, ma non avrebbero avvertito i genitori naturali, che hanno scoperto della celebrazione solo una settimana dopo. «Non ci sono state violazioni giuridiche da parte del Comune di Asti e del tribunale per i Minorenni di Torino ma sul lato umano si poteva fare diversamente», dice il legale.
Tomba #alfredino rampi, restaurata la lapide dopo la vandalizzazione. L'assessora Alfonsi: «Si trovino i colpevoli» https://t.co/g7i9UWLrwx
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) June 1, 2022