Mentre Forza Italia tiene il punto sul no a Foa presidente della Rai, a destra si registra una prima crepa: Fdi voterà a favore del candidato voluto da Salvini.
«Il Pd ha parlato di lottizzazione sulla Rai, dopo quello che ha fatto Renzi. È veramente ridicolo. Tacciano. Diciamo che il loro comportamento ci ha convinto a votare Marcello Foa presidente della Rai», ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. «Non ho condiviso - ha aggiunto - il metodo sulla scelta di Foa, c'entra poco con il cambiamento. Ma essere sovranisti in Italia non è reato».
Su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ribadisce: «Difficile spiegare a chi spernacchia la democrazia, come il Movimento 5 Stelle, cosa sia una figura di garanzia.
«Non potremo votare il candidato a presidente Rai indicato dal Governo. Avremmo voluto che si fosse seguito un metodo diverso», ripete Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, incontrando la stampa a Mestre (Venezia). «La legge - precisa - prevede che non sia il Governo a decidere chi è il presidente della Rai, ma è il parlamento attraverso la Commissione di vigilanza dove è richiesta una maggioranza qualificata». Il vice presidente di Fi ribadisce di essere «rimasto deluso dal metodo. Non ci possono essere imposizioni. Le scelte devono essere sempre condivise. Il centrodestra deve essere una famiglia dove si condividono le scelte. Siamo rammaricati - osserva -, ma siamo costretti a votare no. Le regole vanno rispettate sia all'interno del centrodestra che nelle istituzioni».
Il Pd rinnova l'appello alle opposizioni: «Mi auguro che tutte le opposizioni respingano la provocazione che la maggioranza ha messo in atto sulla Rai con il consiglio dei ministri di venerdì, quella non è una presidenza di garanzia ma una provocazione», dice il segretario dem Maurizio Martina. «Si possono avere opinioni differenti - ha detto Martina - sui profili ma non provocare così. Mi auguro che in commissione vigilanza tutte le opposizioni esprimano il loro no forte e chiaro».
Sul fronte M5S si distingue il presidente della Camera Roberto Fico che pur senza schierarsi contro Foa critica la legge che ha permesso di nominarlo: «La legge dell'ex presidente del Consiglio, votata in Parlamento, è una legge che a me non piace. È una legge che assoggetta comunque la Rai al governo. Se l'Ad e il presidente lo scelgono il governo, al di là di qualsiasi governo, è un modo di legiferare che a me non piace. Io l'ho combattuto e infatti avevo proposto un altro tipo di legge. Al di là del merito delle scelte - ha aggiunto - è proprio il modo che indica la legge che a me non piace».