Cacciata perché lesbica: i genitori hanno già cambiato la serratura di casa perché la figlia ha confessato di essere innamorata di una ragazza.
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Sono già passati tre mesi da quando la giovane si è ritrovata di fatto senza un tetto, senza la possibilità di avvicinarsi alla casa della sua famiglia nemmeno per prendere i vestiti. Malika: «Non sono io quella che si deve vergognare. Non sono io a non essere normale. Non normale è picchiare un figlio o insultarlo per quello che è, non normale è prendersela con qualcuno solo perché è omosessuale».
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Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, lanciando via Fb un appello alla giovane perchè si metta in contatto con lui «al più presto possibile perché tenterò con tutti i mezzi a mia disposizione di darle una mano. Non permetterò mai che a Castelfiorentino una persona possa essere discriminata in questo modo, cacciata di casa e trattata come un reietta solo perché innamorata di una persona dello stesso sesso. Ci sono dei valori e dei princìpi che vanno garantiti e difesi».
«L'odio e la violenza che i familiari hanno rivolto alla ragazza sono raccapriccianti e dimostrano che non c'è più tempo da perdere: il Ddl Zan va approvato», affermano in una nota congiunta i tre parlamentari toscani del Pd Caterina Biti, Dario Parrini e Luca Lotti. L'assessora della Regione Toscana alle pari opportunità Alessandra Nardini ha promosso un appello a sostegno del ddl Zan in cui si auspica una rapida e definitiva approvazione in Senato: «Il disegno di legge Zan contiene misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale, all'identità di genere e alla disabilità. Si tratta di un disegno di legge caratterizzato da un approccio integrato al fenomeno delle discriminazioni e delle violenze, che non si limita ad un intervento di carattere penale ma affianca ad esso strategie di prevenzione, contrasto e sostegno alle persone che le subiscono».