Emiliano Fittipaldi, il giornalista noto per le sue inchieste sul Vaticano, ha dichiarato di aver recuperato un documento che permetterebbe di capire che fine ha fatto Emanuela Orlandi, la 15enne cittadina della Santa Sede scomparsa nel nulla nel lontano 1983.
Fittipaldi, presentando un nuovo libro-inchiesta sul Vaticano, parla così del documento: «Leggendo il resoconto e seguendo le tracce delle uscite della nota che l'estensore attribuisce al cardinale Lorenzo Antonetti, sembra che il Vaticano abbia trovato la piccola rapita chissà da chi, e che abbia deciso di 'trasferirla' in Inghilterra, a Londra. In ostelli femminili. Per 14 anni le avrebbe pagato 'rette, vitto e alloggio', 'spese mediche', 'spostamenti'. Almeno fino al 1997, quando l'ultima voce parla di un ultimo trasferimento in Vaticano e il disbrigo delle pratiche finali».
Tutte le spese, secondo Fittipaldi, ammonterebbero a una cifra superiore ai 483 milioni di euro. L'autore del nuovo libro-inchiesta 'Gli impostori' ha spiegato: «Delle due l'una: o il documento è vero, e apre squarci clamorosi e impensabili sulla storia della Orlandi. O è un falso, un apocrifo che segna una nuova violenta guerra di potere tra le sacre mura».
La famiglia di Emanuela Orlandi vuole incontrare «il Segretario di Stato Vaticano, con serenità, non contro ma per cercare insieme la verità.
Emanuela Orlandi, il giallo del documento: «483 milioni spesi dal Vaticano per allontanarla»
Lunedì 18 Settembre 2017
Papa Francesco dice sempre che la verità non è negoziabile, vorremmo cercarla insieme». Lo dice all'Ansa l'avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, alla luce del documento emerso in queste ore. «Non sappiamo se sia vero o falso. In entrambi i casi riteniamo sia una cosa grave. Per questo rinnoviamo la nostra richiesta di confronto» con la Santa Sede, dice Sgrò.
