Elezioni, l’Italia torna al voto: una sfida al Covid e al rischio astensione

Domenica 20 Settembre 2020 di Diodato Pirone
Elezioni regionali 2020, l’Italia torna al voto una sfida al Covid e al rischio astensione
1

Oggi e domani 46 milioni di italiani sono chiamati alle urne per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e per le elezioni regionali di Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Si vota anche per oltre mille Comuni, di cui 18 capoluogo tra cui Venezia e Mantova. I seggi saranno aperti oggi dalle 7 alle 23, e domani dalle 7 alle 15.

Elezioni, affluenza: i dati in diretta. Referendum, alle 12 di domenica ha votato il 12,10% degli aventi diritto
 

Elezioni regionali 2020

Saranno elezioni molto particolari, le prime dell’era Covid con alcune chiare parole d’ordine: mascherina, guanti e gel igienizzante e distanza dentro i seggi, volontari della Protezione civile fuori dalle sedi per evitare assembramenti e dare la precedenza ai soggetti deboli, come anziani e donne incinte. Ingenti i quantitativi di mascherine distribuiti per tutelare chi si reca al voto, i componenti del seggio elettorale e gli operatori coinvolti: 15,1 milioni di mascherine chirurgiche, 3,4 milioni di guanti e 315.000 litri di gel igienizzante. Il timore, soprattutto per il referendum, è una forte astensione per paura del contagio.

 

Elezioni 2020 e Covid, tutte le regole per votare: dalle mascherine al gel e alle schede

ed elezioni.

Il 20 e 21 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne per il voto sul referendum per la riduzione dei parlamentari, l'elezione di nuovi governatori (in 7 Regioni) e la scelta dei nuovi sindaci (in 609 Comuni). Si tratta delle prime elezioni dell'era coronavirus.


 

Paura del contagio

Ma a caratterizzare la giornata di ieri è stata la fuga degli scrutatori, spaventati, nonostante le rassicurazioni dello stesso governo. «Un seggio elettorale, in queste ore, è uno dei luoghi pubblici più sicuri dal punto di vista sanitario», assicura il sottosegretario alla Salute Sileri. «Abbiamo seguito e fatto in modo che le regole di sicurezza anti-Covid possano essere rispettate». Inutile. Diversi Comuni, da Milano a Roma a Genova, sono stati costretti ad appelli sui social per coprire i buchi registrati. A Milano si vota solo per il referendum e sono state un centinaio le rinunce last minute di presidenti di seggio.
 
Video


Il Comune ha quindi deciso di lanciare un appello ai cittadini via social per chiedere loro di mettersi a disposizione. E la risposta è stata positiva; c’è stata infatti «grande partecipazione civica» e tutti i seggi sono stati costituiti con 178 sostituzioni di presidenti e la sostituzione definitiva di 1.620 scrutatori. A Roma circa un quinto dei presidenti di seggio è stato surrogato dal Comune per rinuncia della persona già designata. Mentre sono soltanto 1.820 le persone in quarantena che hanno chiesto di avvalersi del voto domiciliare, su 40mila. Tra loro anche Berlusconi, che voterà dalla sua residenza ad Arcore. 

 

Scrutatori, è fuga dai seggi elettorali: c'è molta paura del contagio

PADOVA - È arrivato il momento di votare. Scheda, matita, registro ci sono. E il presidente di seggio? È stato sostituito al volo. Anche Padova ha visto la sua bella quota di presidenti di seggio che hanno alzato bandiera bianca e deciso di rinunciare: sono stati un centinaio i nomi da sostituire per 206 seggi.

Ultimo aggiornamento: 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci