A fine dicembre 2019 erano 300 i prodotti agroalimentari italiani di qualità riconosciuti nell'Ue, fra Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita), grazie all'ingresso dell'Olio extravergine di Puglia Igp. Lo sottolinea l'Istat in un rapporto su un settore fondamentale per la nostra economia, che - nell'anno pre-Covid - vedeva oltre 87 mila operatori certificati nel settore agroalimentare di qualità , un numero in lieve calo rispetto al 2018 ma con una forte crescita nelle regioni meridionali.
In alcune regioni, questa presenza è particolarmente forte come nel caso della Sardegna, dove i produttori di qualità rappresentano il 22,2% del totale nazionale e gestiscono quasi il 43% degli allevamenti. Il settore Ortofrutticoli e cereali si conferma quello con il maggior numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg (112 prodotti di cui 36 Dop e 76 Igp), seguono i Formaggi (53 prodotti, di cui 50 Dop, 2 Igp e 1 Stg) e l'Olio extravergine di Oliva (47 prodotti, di cui 42 Dop e 5 Igp).
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