Città del Vaticano – In Vaticano nessuno vuole commentare ma la notizia che arriva tramite il Jerusalem Post non passa di certo inosservata: durante la messa di Papa Franesco celebrata a Sastin, in Slovacchia, davanti a 60mila fedeli, nel settembre scorso ad un tratto è scattato l'allarme e un sofisticato sistema anti-drone per rimuovere un drone (definito “canaglia”) che sorvolava la grande spianata è entrato in funzione.
Minaccia drone "canaglia" sventata alla messa del Papa in Slovacchia
In ogni caso per proteggere il Papa e i cardinali presenti quel giorno da ogni tipo di pericolo, le autorità slovacche, in previsione della messa super affollata, si erano attrezzati con questo supporto tecnologico. L'articolo del giornale israeliano spiega che il prodotto EnforceAir - sviluppato da D-Fend - è stato distribuito con il suo kit tattico a terra capace di garantire una copertura a 360 gradi.
Le sfide relative alla sicurezza del pontefice in quel viaggio non riguardavano solo il covid e la folla, ma anche i sistemi di comunicazione nella zona. Il sistema usato, in pratica, serviva per identificare i droni amichevoli presenti per l'evento religioso (per esempio quelli utilizzati dalle televisioni che riprendevano dall'alto la messa) e neutralizzare quelli ritenuti ostili. In questi passaggi era stato segnalato e respinto l'unico drone mai visto prima - non identificato - rimandandolo alla sua posizione originale di decollo, lontano dalla folla e rendendolo così inoffensivo.
«Proteggere un evento del genere è della massima importanza, quindi abbiamo voluto utilizzare una tecnologia contro i droni adatta per eventi affollati e situazioni sensibili», ha detto un rappresentante dell'ufficio responsabile della protezione papale al Jerusalem Post. «L'incidente riflette certamente il crescente pericolo rappresentato dai droni nei grandi eventi».