Tutte le sere sotto casa del premier Draghi. Il presidente del Consiglio torna nel mirino di No Vax e No Green pass, che diffondono su Telegram l'indirizzo della sua abitazione romana e invitano a cercare, e pubblicare, i recapiti di altri rappresentanti delle istituzioni per creare una sorta di 'black list'. «Ogni sera, ore 21, tutti davanti all'appartamento del draghino malefico», è la minaccia nei confronti dell'ex presidente della Bce, ritratto in un fotomontaggio ammanettato e con i baffetti alla Hitler accanto a uno screenshot di Google Maps.
Si alza la protesta
Due mesi dopo la decisione della procura di Torino di oscurare la chat "Basta dittatura", perché accusata di incitare alla violenza nei confronti di politici, medici e giornalisti, torna dunque ad alzarsi il livello della protesta contro le politiche sanitarie per contenere la pandemia.
Dubbi anche sulla colorazione delle regioni, un provvedimento «soltanto politico» per loro, dal momento che «la situazione sanitaria del Paese è oggi decisamente migliore che negli anni pre-Covid», sottolineano con tanto di dati alla mano. La zona gialla, per esempio, corrisponde all'occupazione del 15% delle terapie intensive, quando nel 2017 la loro occupazione media era del 48,4% e dieci anni prima addirittura del 70%. «Non è una questione di numeri, ma di impegno» perché «i pazienti Covid ricoverati nelle terapie intensive rappresentano un impegno enorme per medici e infermieri», ribatte il direttore dell'Istituto 'Mario Negrì, Giuseppe Remuzzi, osservando che «l'impegno che richiedono i pazienti ricoverati nelle terapie intensive è molto superiore al loro numero». E medici e infermieri, quelli che il popolo del No attacca, «sono stanchissimi».