Le misure dell'ultimo Dpcm non sono sufficienti per fermare la nuova ondata di Covid.
Covid, perché ci si contagia: decisivi carica virale e gruppo sanguigno
Secondo Ricciardi la soluzione starebbe nei lockdown locali. «Servono lockdown locali - spiega - In alcune zone l'indice di contagio è 2,5, significa che la trasmissione del virus è esponenziale e c'è bisogno di misure più aggressive. Non lo dico io, lo dice uno studio pubblicato da colleghi dell'università di Edimburgo su 'Lancet' dopo l'analisi delle esperienze di 131 Paesi in questi 7 mesi».
La ricerca
Dalla ricerca, sottolinea, «risulta che quando la circolazione del virus ha le dimensioni che ha in questo momento in Italia, in Francia e in Spagna l'unica cosa che serve per rallentare l'indice di contagio è il lockdown», ha detto l'esperto. «Naturalmente - ha aggiunto - non un lockdown generalizzato, ma che va fatto dove l'indice di contagio è alto, perché questo rallenta del 24%; se poi si abbina alla chiusura mirata delle scuole c'è un ulteriore rallentamento del 15%; con lo smart workung sia in ambito pubblico e privato si registra un ulteriore calo del 13%. Quindi si arriva al 50-55%; con la limitazione dei trasporti si ha un'ulteriore riduzione del 7%». Ricciardi ha osservato che questi effetti vengono visti dopo 8 giorni e che «se adottasimo ora questa misure in città come Roma, Milano e Napoli potremmo raddizzare l'indice di contagio. Ho consigliato al ministro queste misure e sono sicuro che le abbia raccomandate fortemente, ma poi - ha concluso - è la politica a prendere le decisioni».