Dottoressa fingeva di vaccinare i pazienti fragili per fargli avere il Green pass: scoperta dai carabinieri in un hub

Venerdì 5 Novembre 2021
Dottoressa fingeva di vaccinare i pazienti fragili per fargli avere il Green pass: scoperta dai carabinieri in un hub
1

Una dottoressa fingeva di iniettare il vaccino ai pazienti fragili per fargli avere il Green pass, ma è scoperta dai carabinieri in un hub e denunciata. La dottoressa era in servizio all'hub vaccinale di Lurate Caccivio (Como), ed è stata denunciata alla Procura della Repubblica perché avrebbe finto di vaccinare alcuni pazienti senza iniettare loro il siero, ma facendoli risultare vaccinati e facendo ottenere loro il Green pass.

Sileri: «Quarta ondata è già iniziata ma colpirà di più i non vaccinati»

Terrapiattista no vax muore dopo aver accusato i sintomi del Covid: aveva provato a curarsi con l'Ivermectina

La denuncia

La denuncia è partita dalla cooperativa di medici che si occupa della gestione dell'hub e della somministrazione vaccinale: da quanto si è appreso la dottoressa, estranea alla cooperativa, si era proposta di vaccinare un gruppo di pazienti fragili da lei seguiti, che arrivavano da diverse parti della Lombardia.

Medico di base

La dottoressa denunciata per aver finto di vaccinare alcuni pazienti è un medico di base comasco.

Aveva chiesto di vaccinare 17 suoi pazienti, sostenendo che volessero ricevere la dose esclusivamente da lei. L'esposto è stato firmato dal dottor Gianni Clerici, presidente della cooperativa Medici Insubria, e responsabile sanitario dell'hub di Lurate Caccivio.

«L'autorizzazione per tale attività è stata regolarmente conferita da Ats Insubria nei giorni scorsi - spiega la direttrice dell'hub, Simona Clerici - in quanto la dottoressa aveva dichiarato di aver convinto alcuni suoi pazienti reticenti con la rassicurazione che sarebbe stata lei stessa a somministrare il vaccino. Dopo qualche somministrazione effettuata, il nostro collaboratore, che affiancava la professionista per la registrazione dei vaccini, si è insospettito per il comportamento e l'atteggiamento durante l'effettuazione delle somministrazioni».

«Quanto accaduto - Simona Clerici - pesa molto di più di tutti i sacrifici fatti, dopo lo sgomento iniziale mi sento di ringraziare i nostri collaboratori che hanno prontamente rilevato quel comportamento scorretto e lo hanno subito segnalato capendo la gravità di quanto stava succedendo».

 

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci