Don Georg in cerca d'occupazione, il Papa non ha ancora deciso ma potrebbe spedirlo in un santuario

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Franca Giansoldati
Don Georg in cerca d'occupazione, il Papa non ha ancora deciso ma potrebbe spedirlo in un santuario

Città del Vaticano – Papa Francesco è tentato di spedirlo fuori Roma, possibilmente in una nunziatura lontana, pur di toglierselo di torno.

I vescovi tedeschi, invece, hanno fatto capire in Vaticano - quando sono venuti in udienza il mese scorso - che l'ex segretario di Joseph Ratzinger sarebbe certamente un elemento divisivo e creerebbe problemi se facesse il vescovo in Germania dove il clima ecclesiale è già troppo lacerato senza aggiungere altra benzina. «Di fatto non sono ancora a conoscenza del nuovo compito che mi attende» ha ammesso martedì sera a Monaco don Georg Gaenswein durante la presentazione del suo libro su Benedetto XVI.

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Papa Francesco e don Georg hanno appena avuto una udienza. Una mezz'oretta a tu per tu che sembra sia servita solo ad affrontare una serie di questioni pratiche ancora in sospeso, legate al testamento di Ratzinger. I tempi per sbrigare le pratiche pendenti necessitano di altro tempo e per qualche altro mese don Georg resterà a Roma dove, tra l'altro, ha mantenuto un appartamento in Vaticano.

La pensione per lui è ancora troppo lontana, avendo solo 66 anni: gliene occorrerebbero altri nove per poter ritirarsi. Così l'ex segretario di Ratzinger si scopre suo malgrado una figura ingombrante ed è ancora alla ricerca di una collocazione sicura. Il Papa, durante l'udienza, gli avrebbe detto di non aver ancora preso una decisione e che ha bisogno di altro tempo per farlo. Nel frattempo Gaenswein agisce come esecutore delle ultime volontà di Benedetto. I libri, le proprietà, i legati, i ricordi. 

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Nel suo libro "Nient'altro che la verità. La mia vita accanto a Benedetto XVI", che ora è stato pubblicato in tedesco vengono raccontati i retroscena spinosi del suo rapporto con Papa Francesco. 

Un rapporto sfociato, tre anni fa, nella richiesta di lasciare la Prefettura della Casa Pontificia con la preghiera di concentrarsi ad accudire esclusivamente l'anziano pontefice tedesco lasciando perdere tutto il resto. Un modo gentile per accantonarlo. Dal 2013 don Georg aveva servito contemporaneamente sia Francesco come Prefetto che Ratzinger. Poi nel 2020 era stato congedato lasciandolo, scrisse, «scioccato e senza parole».

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Tra le pagine del libro ci sono altri fatti inediti. Si rivela, per esempio, che Benedetto non fu affatto contento di alcune decisioni prese dal suo successore. Come il decreto sulla messa in latino che aveva «spezzato il cuore a Ratzinger» visto che Francesco aveva cancellato i passi in avanti fatti per normalizzare il fronte tradizionalista. Naturalmente queste osservazioni avevano sollevato un'ondata di critiche da parte di diversi cardinali poiché avrebbero solo ampliato il fossato tra l'ala bergogliana e quella ratzingeriana nella Chiesa. Lo stesso Francesco si era fatto interprete di richiami all'unità interna per evitare dissidi e fratture, chiedendo di smetterla con tutto quel chiacchiericcio, il gossip, il taglia-e-cuci. Di fatto le due fazioni si sono ciclicamente scontrate durante questi dieci anni di convivenza dei due Papi. Ma era inevitabile.


Cosa si siano detti nel dettaglio Bergoglio e Gaenswein durante l'ultima udienza, calendarizzata dopo una comparsata televisiva da Bruno Vespa, non è dato sapere. Dal Vaticano non è filtrato nulla. Don Georg interpellato davanti alle temecamere su Bergoglio aveva rassicurato la massima fedeltà al pontefice. Le scommesse che circolano sulla sua collocazione futura sono le più disparate. Qualcun suggerisce che vi avrà un posto secondario in curia, magari in qualche cimitero degli elefanti, oppure - cosa probabile - a capo di qualche santuario mariano europeo. 

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Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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