Digitale terrestre, switch off: attenti al televisore. Ecco come adattare anche i vecchi apparecchi

Da domani la transizione verso le trasmissioni ad alta definizione

Martedì 20 Dicembre 2022 di Raffaele D’Ettorre
Digitale terrestre, switch off da domani: attenti al televisore. Ecco come adattare anche i vecchi apparecchi

Dopo mesi di attesa ormai ci siamo: inizia la transizione verso il nuovo digitale terrestre. La prima fase prevede la dismissione della codifica Mpeg-2 e verrà staccata la spina a tutti i canali che ancora non trasmettono in Hd, quelli cioè che sulla nostra tv sono posizionati dal numero 500 in poi. Da oggi, inoltre, tutte le emittenti televisive sia nazionali che locali saranno visibili soltanto se si è in possesso di una TV o di un decoder capaci di supportare la nuova tecnologia. Niente panico però, perché la transizione verso il nuovo standard Mpeg-4 è attiva già da qualche mese sulle principali emittenti nazionali e se finora siete stati in grado di sintonizzarvi su Rai 1, Canale 5, La 7 (che nel frattempo sono stati affiancati dalla dicitura “Hd”), la vostra tv è a prova di switch off, almeno in questa prima fase. 

I RISCHI

Se invece fino ad oggi avete visto accanto al nome del canale la scritta Sd (cioè definizione standard), è possibile che il vostro televisore o decoder non siano compatibili con le nuove trasmissioni.

Prima di comprare un nuovo apparecchio, comunque, il Mise consiglia di procedere con la ri-sintonizzazione dei canali e suggerisce di contattare uno dei centralini della Nuova Tv Digitale attivati dal Ministero delle Imprese (raggiungibili al numero 06-87800262 o su Whatsapp al numero 340-1206348) proprio per rispondere alle domande e ai dubbi più diffusi sulla transizione. Se però anche la procedura di risintonizzazione dovesse fallire, è arrivato il momento di acquistare una nuova tv o un decoder capaci di reggere il passaggio al nuovo standard, che verrà introdotto gradualmente nei prossimi mesi e per tutto il 2023. 

LE VERIFICHE

Il primo aggiornamento infatti lascerà al buio solo gli apparecchi più vecchi (i primissimi televisori Hd Ready con decoder integrato Sd, dispositivi cioè che hanno ormai più di 10 anni di vita) ma per avere un televisore che sia in grado di sostenere, oltre al cambio di codifica attivato oggi, anche il passaggio al nuovo standard dvb-t2 (che, salvo cambi di programma, dovrebbe iniziare a gennaio) ci sono alcune verifiche da effettuare. Innanzitutto, controllare che la tv non sia già compatibile. I modelli acquistati dopo il primo gennaio 2017 dovrebbero esserlo per legge, e chi ha comprato in negozio dopo quella data può stare sereno. Basta sfogliare il manuale della tv e cercare, alla voce “sintonizzatore digitale”, la scritta “DVB-T2 HEVC/H265” che ci dà il via libera. Si può andare anche sul canale 100 Rai o sul 200 Mediaset e verificare se compare la scritta “test HEVC MAIN10”, che certifica la piena compatibilità con il nuovo standard. Se la tv invece non dovesse risultare compatibile, basterà semplicemente acquistare un decoder. 

I RIMEDI

Tanti i modelli disponibili, con una spesa che si aggira mediamente intorno ai 50 euro e varia molto a seconda delle esigenze, da 19,99 per i modelli base fino a 150 euro per quelli più sofisticati. Fondamentale, ovviamente, controllare che il decoder porti la dicitura “ricezione dvb-t2 con codifica hevc main 10”, altrimenti la spesa sarà inutile. Importantissima anche la compatibilità tra le uscite del decoder e gli ingressi della tv: se il televisore è dotato solo di presa scart non sarà possibile collegarlo a un decoder che ha solo uscite hdmi. Tra le funzionalità aggiuntive che potrebbero far alzare il prezzo del decoder ci sono il lettore per smart card, la predisposizione al collegamento internet e la presenza o meno di porte usb e hard disk interno. Dietrofront intanto sul bonus tv: dal 12 novembre, la piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per ricevere i bonus tv e decoder non è più attiva. Resta invece attivo il bonus “Decoder a Domicilio”, che prevede la spedizione a casa di un decoder per tutti i cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro annui e che siano intestatari del Canone Rai. 

Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci