Sembra quasi uscir fuori da quella parete.
IL PROGETTO
Tutto è nato dall'idea di alcuni storici amici di mamma Michela «Siamo cresciuti insieme - racconta Stefano Latini progettista del disegno - Daniel era la nostra mascotte, facevamo tutti il tifo per lui. Speriamo che la sua morte non sia vana che i giovani, passando di qui, conoscano la sua storia i suoi grandi sogni e sappiano fare tesoro della tenacia e dell'impegno che Daniel ha sempre messo nel calcio». Ieri pomeriggio, mentre la ritrattista Irene Spadacini ultimava il disegno realizzato in soli sei giorni, è arrivato con il papà anche Tiziano Rozzi, l'amico fraterno di Guero che il giorno dell'incidente era alla guida della Smart ForFour. Indossa la maglia che i familiari hanno realizzato per Daniel, abbraccia forte zia Michela e dice: «Manca a tutti noi terribilmente».
LA DINAMICA
Dell'incidente il ragazzo non ricorda nulla, ha sempre detto che non correva e la mamma di Daniel gli ha creduto fin dal primo istante perché conosce quel ragazzo con cui il figlio è cresciuto e non potrebbe mai dubitare delle sue parole. «Questo disegno riempie il mio cuore, mi conforta anche se non passa giorno in cui non senta la mancanza di mio figlio», dice mamma Michela lanciando un appello: «Domani (oggi ndr) forse riusciremo a riavere gli oggetti di Daniel che erano con lui quella sera ma vorrei che il guidatore della Mercedes Classe A parlasse, dicesse cosa è accaduto, è l'unico a poter far luce in questo buio che ci attanaglia». La scorsa settimana, per disposizione della Procura, che ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati come atto dovuto sia Tiziano Rozzi sia il guidatore della Mercedes, sono state svolte le perizie tecniche sui due veicoli sequestrati dopo l'incidente. Ma la dinamica resta ancora da chiarire. E resta ancora da escludere che alcune buche, ricoperte poi a distanza di poche ore, non abbiano indotto i ragazzi a perdere il controllo dell'auto. In strada ci sono tanti amici, felici di aver preso parte a questo progetto. C'è il papà di Daniel che si commuove toccando il disegno «È bello vero? Sembra quasi che ti venga incontro» sussurra mentre leva via una lacrima che sta per rigargli il volto. «Era forte Daniel - dice un amico - quando è tornato a Roma per giocare con la Lazio ha realizzato il suo sogno. Dovevamo andare a vedere insieme una partita del derby ma non c'è stato il tempo».