Manager morto sul caicco, gravissimi i figli di 5 e 11 anni: non c'entrano i frutti di mare ma i gas di scarico del motore

Mercoledì 14 Agosto 2019
Manager morto sul caicco, gravissimi i figli di 5 e 11 anni: non c'entrano i frutti di mare ma i gas di scarico del motore
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Il malore sullo yacht, la caduta nella toilette  e poi la morte: è la tragica dinamica della fine di Eugenio Vinci, top manager siciliano del gruppo Tuo (supermercati Tuodì) 57 anni, in vacanza a Hvar in Croazia su un caicco.

 Il suo corpo senza vita  è stato trovato nel bagno della barca sulla quale si trovava  con la compagna, i figli e due coppie di amici. Lunedì notte il gruppo, ad eccezione di due di loro, ha accusato i sintomi di un avvelenamento dopo una cena sull’isola di Hvar. Tuttora ricoverati in coma nell’ospedale di Spalato, in condizioni disperate, ci sono la figlia undicenne della compagna di Vinci e il bambino di 8 anni avuto dalla coppia.

Tutti gli altri stanno meglio e le dimissioni sono previste per oggi.

 L'autopsia sul corpo di Eugenio Vinci, manager siciliano morto ieri mattina su di una barca a vela in Croazia, ha confermato che l'italiano 57enne ha inalato un'alta dose di monossido di carbonio. Non è stata quindi intossicazione alimentare, come pareva in un primo momento: i frutti di mare non c'entrano. L'imbarcazione è ancora satura di gas di scarico: sono rimasti intossicati anche alcuni poliziotti saliti a bordo per gli accertamenti.


In terapia intensiva con funzioni vitali compromesse si trovano ancora il figlioletto di cinque anni di Vinci, e la figlia di undici anni della moglie del manager, Manuela Fiasconaro, quest'ultima altrettanto intossicata ma in condizioni stabili. Stando ai racconti degli altri quattro turisti italiani, due coppie di coniugi di Sant'Agata di Militello, tra cui il sindaco della cittadina nel messinese Bruno Mancuso, Vinci è morto nel bagno dell'imbarcazione perché è svenuto e ha sbattuto la testa contro la vasca. «Alle dieci di ieri mattina i nostri amici, che stavano bene, hanno notato che noi altri stavamo ancora dormendo, e sono entrati nelle cabine per svegliarci», ha raccontato Mancuso alla emittente tv croata Nova. «Nel bagno hanno trovato Eugenio con la testa insanguinata, hanno poi svegliato tutti tranne i due bambini che erano già in coma», ha concluso il sindaco.

Stamane a Spalato sono arrivati i familiari dei coniugi Vinci, i fratelli della moglie, Luca e Massimiliano Fiasconaro. Nel capoluogo dalmata è giunto oggi anche il Console generale d'Italia a Fiume, Paolo Palminteri, che in stretto raccordo con la Farnesina, segue fin dal primo momento il caso ed è in contatto con i le tre famiglie italiane per prestare loro ogni possibile assistenza.

Ultimo aggiornamento: 21:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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