Odissea di una mamma per vaccinare i quattro figli:«Chiamati tutti lo stesso giorno in 3 punti vaccinali diversi, devo fare 150 chilometri»

Giovedì 5 Agosto 2021 di Luca Benedetti
Maddalena Grasso
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PERUGIA - Ci vuole una mamma volante. E Maddalena Grasso, quattro figli, prova a inventarsi un miracolo. Perché per vaccinare i quattro ragazzi (uno di 17, una di 15 e i gemelli di 14) dovrà fare il giro di mezza provincia di Perugia. Lei che è di Perugia ha cliccato la preadesione a inizio giugno e il messaggio per la convocazione dalla prima dose di vaccino dei figli le è arrivato martedì pomeriggio. Quando ha guardato con attenzione gli sms ha avuto un sobbalzo.
Il più grande prenotato a Ponte D’Oddi, la figlia a Gubbio e i gemelli e Bastia, all’hub del Centro Fiere. Tutti lo stesso giorno. «E dalle 9 alle 12 -racconta- dovrei fare il vaccino, prima dose, a tutti e quattro». Tutti chiamati martedì 10.
Centotrenta chilometri in giro per la provincia di Perugia per fare centro. Tre punti vaccinali diversi per quattro ragazzini di una famiglia che abita a Perugia.
«A Ponte D’Oddi- dice mamma Maddalena- ci arrivo da casa in dieci minuti. Invece dovrò fare, più o meno, 130 chilometri, sperare che l’appuntamento venga rispettato al minuto, aspettare il quarto d’ora per vedere se ci sono reazioni e ripartire per il centro vaccinale successivo». Ecco perché Maddalena deve essere una mamma volante.
Lei ha già iniziato a correre sin da quando ha ricevuto gli sms dell’appuntamento. «L’altra sera-ricorda-meno di un’ora dopo che erano arrivate le comunicazioni ero al punto vaccinale di Ponte D’Oddi. A chiedere spiegazioni e aiuto. Possibile che non ci sia una soluzione?». Signora aspetti, vediamo cosa si può fare, le parole classiche degli addetti al punto vaccinale perugino. Ma il risultato è un buco nell’acqua. Martedì sera non c’era nessuna dose di Pfizer in più per iniziare l’immunizzazione dei figli. «Almeno-dice- chiedevo di poter anticipare la somministrazione a chi era stato assegnato a Ponte D’oddi». Niente da fare, ma la mamma volante non molla.
Non molla e racconta: «Oggi(ieri per chi legge, ndr) sono tornata. Al mattino. A chiedere di trovare una soluzione. È così difficile?Anche l’operatore del numero verde si è stupito di una situazione del genere». Il primo approccio non va bene: «Un’infermiera mi dice: “ma signora si organizzi con suo marito, che problema c’è?”». «Peccato- dice Maddalena- che sono sola e da sola devo fare». Alla fine qualche cosa si è mosso. La dose per il ragazzino prenotato a Ponte D’Oddi, è stata anticipata. Ma l’odissea non è certo finita. Perché il triangolo Perugia-Gubbio–Bastia, il 10 agosto deve essere fatto comunque. Con un inconveniente che dà una stagliuzzata alla vacanze dei tre figli più piccoli. Loro sono in Puglia, dovevano tornare mercoledì 11, ma mamma Maddalena dovrà farli arrivare il 9 a sera per essere puntuali il 10.
Ieri, dopo la prima dose al figlio più grande, Maddalena è partita, con lui, destinazione Puglia. «Mille e settecento chilometri in pochi giorni per far essere puntuali gli altri figli alla prima dose di vaccino. Non bastasse quel mezzo giro della provincia a cui il sistema di prenotazione mi costringerà. Quando ho protestato, mi hanno detto che il sistema funziona così e così si deve fare. Pensate un po’».
La mamma volante è pronta a un’altra sfida.

Dopo esser riuscita a far anticipare la vaccinazione a uno dei quattro figli, ha in mente un piano semplice semplice per martedì. «Andrò alle otto del mattino all’hub di Bastia-anticipa Maddalena Grasso- e chiederò di poter fare lì la vaccinazione anche della figlia prenotata a Gubbio oltre che dei gemelli che devono stare a Bastia a mezzogiorno. Perché alle 11 a Gubbio e mezzogiorno a Bastia anche se volassi non riuscirei a starci per tempo».

Ultimo aggiornamento: 18:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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