All'ospedale pediatrico Bambino Gesù è stato effettuato il primo trapianto pediatrico al mondo da positivo a ricevente negativo. Per la prima volta al mondo in ambito pediatrico al Bambino Gesù un trapianto d'organo da donatore positivo al Sars-Cov-2 a paziente negativo.
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Il ragazzo di 15 anni sottoposto a trapianto di cuore da donatore positivo al Sars-Cov-2 era affetto da cardiomiopatia dilatativa, una patologia che compromette la capacità del cuore di pompare efficientemente il sangue all'organismo. La frequenza nella popolazione generale adulta è di circa 1 caso su 2.500, ma nei bambini è considerata una malattia rara e la sua frequenza annua in età pediatrica è di 0.57 casi ogni 100.000 persone. L'adolescente era in lista di attesa per il trapianto da settembre dello scorso anno. A giugno del 2020 si è verificato un peggioramento del quadro clinico con arresto cardiaco che ha necessitato il supporto Ecmo, una tecnica di circolazione extracorporea alla quale si ricorre temporaneamente quando si presenta un'insufficienza cardiaca o respiratoria grave. Poco dopo è stato sottoposto a un intervento per impiantare un cuore artificiale, una soluzione ponte salvavita in attesa di un cuore compatibile per il trapianto. Lo stesso paziente ha necessitato anche di una assistenza destra temporanea per 6 giorni. Dopo circa un anno, a maggio 2021, è stato individuato un cuore compatibile. Ma si trattava di un donatore positivo al Sars-Cov-2 e la legge consente il trapianto solo su pazienti anch'essi positivi o guariti dal Covid-19. A questo punto i medici e i ricercatori delle strutture complesse di Microbiologia e Diagnostica di immunologia e quelli dell'Immunologia clinica e Vaccinologia del Bambino Gesù si sono messi al lavoro per calcolare l'effettivo rischio di contagio.