Covid, l'epidemiologo: «Virus mutato e più contagioso: Veneto, Lazio e Lombardia le più a rischio»

Sabato 22 Agosto 2020 di Graziella Melina
Covid, l'epidemiologo: «Virus mutato e più contagioso: Veneto, Lazio e Lombardia le più a rischio»
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Finora l'epidemia è sotto controllo, ma attenzione perché mette in guardia Massimo Ciccozzi, epidemiologo molecolare, direttore dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell'Università Campus Bio-medico di Roma «se hai un focolaio molto grande che non è stato individuato, l'indice Rt può aumentare, e allora la situazione potrebbe sfuggire di mano».
L'indice Rt per il momento è basso, ma i contagiati aumentano. Come mai?
«Il virus è contagiosissimo e lo hanno dimostrato i numeri: nel momento in cui noi non abbiamo osservato le tre regole principali, quindi mascherina, distanza e lavaggio delle mani, le persone hanno cominciato a infettarsi. Si sono infettati di più i giovani perché hanno viaggiato di più, e hanno avuto più contatti. C'era da aspettarselo. È anche vero che abbiamo tanti numeri perché abbiamo fatto tanti tamponi. Ma bisogna considerare l'impatto che si può avere con una ondata di turisti».

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Qual è il valore di Rt che deve cominciare a preoccupare?
«Per il momento in una sola regione l'Rt è intorno a 1,5. Quindi l'epidemia è sotto controllo. Ma quando sale fino a toccare il due si può dire che allora ci sono problemi. Diciamo che con un valore intorno a 1 l'epidemia è ancora sotto controllo. Quando sale a 2 dobbiamo alzare ancora di più la guardia. Ma se sale a 4 o a 5 allora ti cominci a preoccupare».
Si stanno moltiplicando i contagi di rientro dai turisti, dall'estero ma anche dalla Sardegna, e nei prossimi giorni ci si aspetta il ritorno nel Lazio di 50 mila persone dopo le vacanze sull'isola. A proposito di turisti infetti, o di giovani che tornano dalle vacanze positivi, ogni contagiato quante persone riesce a infettare?
«L'impatto per ora è di uno a uno, perché l'Rt ancora viaggia tra 0,8 e 1,4. Quindi è ancora sotto controllo, grazie al fatto che le persone usano le precauzioni di sicurezza necessarie».
Il numero dei contagiati in aumento negli ultimi giorni però preoccupa.
«Il numero dei contagi in aumento dimostra che c'è circolazione di virus, ma ancora è tutto monitorato e tracciato, e così impediamo al virus di fare altre infezioni individuando i contagiati con i tamponi, isolandoli con il contact tracing. Stiamo circoscrivendo tutto. Ma se hai un focolaio molto grande, che ti è sfuggito nonostante queste misure, allora bisogna stare attenti perché anche l'Rt può aumentare. E poi è più difficoltoso tenere a bada l'epidemia».
Dunque, tutto dipende dai comportamenti di ciascuno, non certo dalla minore contagiosità del Sars Cov 2?
«Il virus ha fatto una mutazione a febbraio, la D614g, che l'ha reso molto contagioso. E ora, ribadisco, è contagiosissimo. Per il momento le Regioni con l'Rt più alto sono proprio quelle dove forse ci sono stati più vacanzieri: ossia Lombardia, Lazio e Veneto. Ed è possibile che possa ancora aumentare».
Si auspica che il numero dei contagiati sia ancora gestibile dalle autorità e venga messo un freno all'epidemia. Ma lei pensa che le misure adottate finora possono bastare, anche in vista dell'apertura della scuola?
«Ad oggi la situazione è ancora gestibile. E sulla riapertura delle scuole ci sarà un protocollo: se tutti lo rispettano, la scuola può anche riaprire. Se noi oggi abbiamo 3mila infezioni l'Rt crescerà di conseguenza. E allora le misure potrebbero essere più restrittive. Ecco perché dobbiamo stare attenti e sorvegliare perché non accada».

 

Ultimo aggiornamento: 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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