La pillola che cura la Covid-19: a che punto è? La prossima settimana comincerà l'iter di revisione del farmaco all'agenzia europea Ema. A inizio ottobre Merck and Co., l'azienda farmaceutica che ha sviluppato il molnupiravir, ha chiesto all'agenzia americana Food and Drug di valutare l'uso emergenziale della pillola e la sua commercializzazione.
Perchè sono state riposte così tante speranze? Perchè sarebbe il primo antivirale efficace contro la Covid-19: una capsula da ingerire, anche a casa, per non correre il rischio di finire in ospedale.
Anche l’Agenzia del farmaco europeo Ema valuterà l'efficacia della pillola Merck. La revisione partirà la prossima settimana. Lo ha annunciato il responsabile della task force per i vaccini e le terapie Covid-19 dell'Ema, Marco Cavaleri. I tempi per la sua valutazione sono solitamente stimati in 2-3 mesi.
Merck, conosciuta come MSD, e Ridgeback Biotherapeutics hanno presentato i risultati positivi di un'analisi che fa emergere la riduzione del rischio di ospedalizzazione o di morte di circa il 50% negli adulti. «La presentazione alla FDA è un passo fondamentale per rendere disponibile molnupiravir alle persone che possono beneficiare di un farmaco antivirale orale che può essere assunto a casa poco dopo la diagnosi di Covid-19», ha detto Wendy Holman, amministratore delegato di Ridgeback Biotherapeutics.