Covid, Lopalco: «Proroga del decreto indispensabile, solo così si può agire in modo rapido»

Sabato 26 Settembre 2020 di Graziella Melina
Lopalco: «Proroga del decreto indispensabile solo così si può agire in modo rapido»
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Per gestire la pandemia non basta solo prendere decisioni in modo rapido. Serve anche che poi vengano attuate senza lentezza e con percorsi farraginosi. Ecco perché, come spiega Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene generale e applicata all'Università di Pisa e neo assessore della Regione Puglia, «prorogare lo stato di emergenza è sicuramente necessario per gestire una situazione che potrebbe rischiare di aggravarsi. Bisogna saper rispondere alle continue sfide con rapidità. Abbassare la guardia in questo momento sarebbe un'impudenza davvero non giustificabile».

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Secondo lei insomma è opportuno che il governo vada avanti su questa strada?
«Oggettivamente può suonare male che lo stato di emergenza duri tanto tempo, però se questa possibilità ti dà degli strumenti amministrativi e legislativi per velocizzare la risposta ad una minaccia epidemica, lo si usa senza fare dei ragionamenti ideologici. Sicuramente, quello che ci troviamo a dover affrontare è una risposta ad una situazione insolita: bisogna mettere in conto la probabilità che i casi di contagio possano aumentare portando l'epidemia ad un andamento simile a quello della Francia o della Spagna. Ma noi questa evenienza la dobbiamo evitare. Ma se non avremo gli strumenti per muoverci velocemente per rispondere ad una situazione di pericolo, i rischi ai quali andremo incontro saranno peggiori».

Non trova dunque che si possa depotenziare il Parlamento?
«Assolutamente no. Credo che se il governo decide di prorogare lo stato di emergenza non ci sia nulla di male. In una situazione in cui bisogna prendere decisioni veloci, oppure occorre acquistare attrezzature, o è necessario reclutare persone, è chiaro che questo strumento facilita la risposta. Non dobbiamo dimenticare che i tempi dell'ordinaria amministrazione vanno un po' stretti quando si tratta di reagire con azioni valide e veloci. E comunque, una pandemia si verifica una volta ogni cento anni, non c'è alcuno rischio per la democrazia se per qualche mese il governo è messo nelle condizioni di decidere in fretta sulle urgenze da affrontare. Abbassare la guardia in questo momento sarebbe infatti un'impudenza davvero non giustificabile».

A proposito delle misure da prendere per la tutela della salute, pensa che sarebbe opportuno poter disporre dei fondi del Mes?
«Certo, in questo momento c'è bisogno di politiche di espansione, soprattutto dopo anni di rigore, indirizzati soprattutto ad aumentare l'efficienza. E questo in sanità finora significava dover per esempio dimettere precocemente un paziente. Ma se lo faccio, devo dargli la possibilità di avere sul territorio strutture che possano seguirlo nel suo percorso. Se poi vogliamo ridurre i ricoveri impropri, non significa tout court tagliare semplicemente i posti letto, ma bisogna creare sul territorio delle strutture alternative che possano rispondere ai bisogni di salute».

La pandemia ha in fondo messo in evidenza tutte le lacune del sistema sanitario.
«Proprio per questo è ormai indifferibile migliorare tutta la macchina della produttività ospedaliera. Ma per farlo servono investimenti. In alcune zone di Italia, per esempio, servono fondi da utilizzare per l'edilizia ospedaliera. Esistono alcuni ospedali che non sono degni di questo nome. Il cittadino ha il diritto di una accoglienza sanitaria di tutto rispetto, e invece sappiamo che non è garantita sul territorio nazionale allo stesso modo da Nord a Sud. Il potenziamento della medicina del territorio non deve essere uno slogan, ma significa investire su strutture, uomini e mezzi che possano dare risposte al paziente anche fuori dall'ospedale. Se vogliamo aumentare in toto l'efficienza e l'efficacia del sistema, dobbiamo investire e per poter investire è chiaro che un Paese indebitato come l'Italia deve poter avere delle occasioni di finanziamento che possono essere come linfa fresca».
 

Ultimo aggiornamento: 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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