Lo strano caso dell’Rt (l’indice di trasmissione del virus): nelle ultime rilevazioni dell’Istituto superiore di sanità non c’è solo l’anomalia del Molise che, pure in presenza di pochi casi, ha un indice di Rt di 2,2, ma torna a essere vicino a 1 (valore considerato a rischio) l’Umbria, un’altra regione dove in realtà la circolazione del virus è bassissima. Sempre attorno all’1 anche il Friuli e la Provincia autonoma di Trento. La Lombardia, dove ogni giorno si registrano due terzi dei casi italiani, paradossalmente invece ha un Rt più basso, attorno allo 0,7.
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Questa rilevazione sta creando imbarazzi, però per gli esperti non ci sono misteri: dove il virus circola meno, è possibile che un lieve scostamento, qualche caso in più del solito, faccia andare alle stelle l’Rt e dal Ministero della Salute ripetono sempre che è solo uno dei 21 indicatori per valutare l’andamento dell’epidemia regione per regione. Precisa l’Istituto superiore di sanità: «Quando il numero di casi è molto piccolo, alcune Regioni possono avere temporaneamente un Rt maggiore di 1 a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo rappresenti un elemento preoccupante».
Tutto ciò premesso, i dati pubblicati dall’Istituto superiore di sanità sono comunque sorprendenti. Il Molise, a causa di un focolaio sviluppatosi in un funerale e ormai circoscritto, ha visto schizzare l’Rt a 2,2. Ma se si osserva il grafico dell’Iss si scopre che anche l’Umbria, già chiamata in causa due settimane fa (e ci fu la reazione molto dura della Regione) ha l’Rt a 0,94 come valore medio, oscillando tra 0,57 e, addirittura, 1,41. A 0,9 come valore medio anche il Friuli-Venezia Giulia, con una punta massima di 1,16. La Provincia autonoma di Trento è a 0,88, ma con un valore massimo stimato sopra 1. La Lombardia, al contrario, è a 0,75, il Lazio a 0,74.
Per comprendere meglio che cos’è l’Rt meglio affidarsi alla definizione dell’Iss: «Il numero di riproduzione netto Rt indica il numero medio di infezioni secondarie generate da una persona infetta a una certa data, ed è una grandezza fondamentale per capire l’andamento dell’epidemia.
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