Test preliminari di laboratorio condotti da Unilever in laboratori indipendenti negli Usa ed esaminati da autorevoli esperti internazionali hanno confermato che un collutorio dotato di tecnologia a base di Cetilpiridinio Cloruro (CPC), riduce del 99.9% la carica virale del SARS-CoV-2, il virus che causa la sindrome Covid-19, dopo 30 secondi di contatto. Il CPC è una sostanza ampiamente conosciuta per le sue proprietà antivirali e prevista dalle indicazioni operative del Ministero della Salute italiano per le procedure preliminari ai trattamenti odontoiatrici durante l’emergenza Covid-19.
«I risultati preliminari che la nostra azienda ha ottenuto non riguardano una cura o un modo provato di prevenire la trasmissione del Sars-CoV-2, ma sono comunque molto promettenti e aprono orizzonti interessanti per ulteriori ricerche - ha affermato Fulvio Guarneri, Presidente e Amministratore Delegato di Unilever Italia - Il piano globale Unilever Sustainable Living plan che guida le nostre azioni ha tra i propri obiettivi principali quello di aiutare i cittadini a migliorare le proprie condizioni di salute e il proprio benessere e le ricerche da noi svolte in relazione a igiene orale e SARS-CoV-2 vanno proprio in questa direzione. Riteniamo che la tecnologia CPC possa offrire un contributo molto importante per migliorare in modo semplice ed immediato la sicurezza ed il grado di protezione di cittadini e professionisti della salute orale». La ricerca sulla durata dell’effetto virucida continua ma uno studio precedente su di un piccolo gruppo di pazienti affetti da COVID-19 suggerisce che la carica virale, la quantità di particelle virali che una persona possiede, all’interno della bocca possa essere ridotta fino a sei ore grazie a collutori dotati di tecnologia CPC.