Covid, Brusaferro: «Indice di contagio molto sopra a 1 in alcune aree»

Mercoledì 28 Ottobre 2020
Covid, Brusaferro: «Indice di contagio molto sopra a 1 in alcune aree»

Covid, continua a crescere in Italia l'indice di contagio, con l'Rt ormai sopra a 1 in tutte le Regioni, Lo conferma il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, che conferma che l'indice di contagio è molto sopra a 1 in alcune aree. «L'epidemia» di Covid-19 «è ormai diffusa in tutto il Paese, non più localizzata.

In queste settimane stiamo vivendo una crescita dell'incidenza» di nuovi casi. L'indice di contagio «Rt è superiore a 1 in tutte le Regioni, con alcune realtà anche significativamente sopra 1», evidenia Brusaferro intervenendo in audizione in Commissione Sanità del Senato sullo studio Tsunami sul plasma convalescente e sulla medicina territoriale in epoca Covid. «Ci troviamo in questa situazione dopo un periodo estivo con numeri limitati e un periodo settembrino in lieve e progressivo aumento, che a ottobre ha avuto suo picco nelle ultime due settimane», ha ricordato Brusaferro.

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Studio tsunami su plasma

«Al 26 ottobre sono 188 i pazienti inseriti nello studio Tsunami» che mira a valutare l'uso del plasma dei guariti nel trattamento di malati Covid, con polmonite da Sars-Cov-2 e insufficienza respiratoria, in associazione con le terapie standard. A fare il punto è Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), oggi durante l'audizione in Commissione Sanità del Senato sullo stato di avanzamento del trial randomizzato e controllato, avviato con il coordinamento nazionale di agenzia del farmaco Aifa e Iss. «Lo studio - spiega Brusaferro - ha avuto un rallentamento in parte fortunatamente legato al fatto che durante i mesi estivi il numero di casi con indicazione per il trattamento è molto decresciuto. Pensiamo che con la situazione attuale si possa raggiungere la soglia definita in tempi più rapidi». Secondo il disegno del trial è previsto «l'arruolamento di 474 pazienti», ricorda Brusaferro. Attualmente, aggiunge, «sono 79 i centri clinici e 88 i centri trasfusionali coinvolti, distribuiti in 13 regioni».

«Importante individuare gli asintomatici»

È importante «individuare gli asintomatici» perché «individuare le persone portatrici del virus è la prima frontiera per fermare l'infezione. Bisogna tenere la curva dei nuovi contagi sotto una certa soglia, facendo in modo che le persone identificate come positive si possano tracciare», ha spiegato Brusaferro. «È importante», ha proseguito, «continuare a tracciare i positivi, senza mollare la presa: se il numero è eccedente e non si può più fare, si adottano misure per ridurre il numero dei positivi sotto la soglia».

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Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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