Cospito, Nordio rigetta richiesta revoca 41 bis: mancano i presupposti. La difesa annuncia ricorso

La decisione del ministro della Giustizia: l'anarchico, in sciopero della fame da oltre 100 giorni, deve restare in regime di carcere duro

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Redazione Web
Cospito, Nordio rigetta richiesta revoca 41 bis

Caso Cospito, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha rigettato l'istanza di revoca del 41 bisL'anarchico, in sciopero della fame da oltre 100 giorni, deve quindi restare in regime di carcere duro

Cospito, come sta? Le sue condizioni non sono «allarmanti». E l'anarchico rinuncia anche agli integratori

Cospito resta al 41 bis

Non ci sono i presupposti per la revoca del 41 bis a Alferdo Cospito. È il cuore del provvedimento con cui il ministro della Giustizia ha rigettato la richiesta dell'avvocato dell'anarchico. A quanto si è appreso, centrale nella decisione del ministro è stata la circostanza che tutte le autorità giudiziarie che hanno espresso il loro parere al ministro - la Procura nazionale antimafia, la Dda di Torino e la Procura generale del capoluogo piemontese - hanno giudicato «infondate» le ragioni di revoca presentate dal legale di Cospito Flavio Rossi Albertini, legate soprattutto a una sentenza della Corte d'Assise di Roma. Il detenuto ha ricevuto una comunicazione dal ministero. Il 41 bis era stato disposto il 4 maggio dell'anno scorso dall'allora guardasigilli Marta Cartabia per quattro anni.

 

PERICOLO DI COMUNICAZIONE CON L'ESTERNO

C'è il pericolo che Cospito possa comunicare con l'esterno. Questa, a quanto si apprende da fonti qualificate, una delle motivazionI alla base del rigetto da parte del Guardasigilli. La decisione del ministro tiene conto anche del parere trasmesso dalla Dna a via Arenula nei giorni scorsi nella quale si afferma sostanzialmente che per «contenere l'indubbia carica di pericolosità sociale del detenuto» potrebbe essere «idoneo» anche il regime «dell'alta sicurezza» ma l'ultima risposta spetta «all'autorità politica».

Nel ricorso a Nordio, l'avvocato Flavio Rossi Albertini faceva riferimento a «fatti nuovi» non «sottoposti alla cognizione del Tribunale di Sorveglianza di Roma». Il difensore dell'anarchico, in particolare, faceva riferimento alle motivazioni della sentenza della Corte d'Assise di Roma con cui nel 2019 ha assolto tutti gli imputati, ritenuti legati a movimenti anarchici, dall'accusa di associazione con finalità di terrorismo disponendo condanne per altre fattispecie minori. I giudici hanno depositato le motivazioni il 13 dicembre scorso. Nel documento i magistrati capitolini «escludono l'esistenza, presso il centro sociale Bencivenga», nella zona di via Nomentana a Roma, di una «cellula presuntivamente ritenuta affiliata alla Federazione anarchica informale (Fai)». Il riferimento è ai «legami e ai confronti epistolari intrattenuti tra gli imputati e Cospito». Sull'anarchico abruzzese si afferma che non «vuole manipolare la personalità di uno degli imputati e strumentalizzare il giovane anarchico facendone veicolo all'esterno della propria posizione politica».

«HA ISTIGATO DAL CARCERE»

Alfredo Cospito ha istigato la galassia anarchica ad azioni violente e il pericolo di comunicazioni dal carcere continua a sussistere. È una delle motivazioni - a quanto si è appreso - alla base del provvedimento con cui il ministro Nordio ha rigettato l'istanza di revoca del 41 bis. A pesare, anche la sussistenza della pericolosità sociale dell'anarchico, rimasta immutata.

LA NOTA DEL MINISTERO

Nordio, «con un provvedimento articolato ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale di detenzione di cui all' articolo 41bis dell'ordinamento penitenziario, presentata dall' avvocato del detenuto Alfredo Cospito», scrive in una nota il ministero della Giustizia.

IL RICORSO

La difesa di Alfredo Cospito annuncia che ricorrerà contro la decisione del ministro della Giustizia, si apprende dall'avvocato Rossi Albertini.

OSTELLARI: «LO STATO NON CEDE AI RICATTI»

«Condivido e sostengo la decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha rigettato la richiesta di revoca anticipata del regime detentivo previsto dall'art. 41 bis o.p. per Alfredo Cospito. Allo stato attuale, fino a diverse indicazioni da parte del personale medico e della magistratura, non sussistono ragioni che giustifichino diversi intendimenti. La pericolosità del soggetto è nota e certificata e lo Stato non cede ai ricatti o alle intimidazioni dei violenti». Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Giustizia, sen. Andrea Ostellari.

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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