Coronavirus, fase 2 in due step: dal 14 imprese aperte. No del comitato scientifico agli scaglionamenti per regioni

Martedì 7 Aprile 2020 di Simone Canettieri
Coronavirus, fase 2 in due step: dal 14 imprese aperte. No del comitato scientifico agli scaglionamenti per regioni
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Un vertice in video conferenza con tutti i ministri da una parte e dall'altra il comitato tecnico scientifico. Così il premier Giuseppe Conte ha voluto responsabilizzare, un certo senso, tutto il governo sull'emergenza coronavirus. I componenti dell'esecutivo giallorosso hanno così passato gran parte del tempo a interrogare gli scienziati che stanno aiutando Palazzo Chigi

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Un appuntamento propedeutico in vista delle prossime decisioni che vanno prese a partire dal 14 aprile, quando scadrà il Dpcm in vigore. Secondo alcune indiscrezioni il nuovo decreto sarà annunciato venerdì.
 



«Massima prudenza, piccoli passi». Questa la raccomandazione che il Comitato tecnico scientifico. La decisione su cosa fare -prorogare le misure o allentarle- è squisitamente politica e spetta al governo. Che deciderà ma avvalendosi del parere degli scienziati, che invitano alla gradualità e alla prudenza.

Il ritorno alla normalità è lontano, «indosseremo le t-shirt», scherza con l'Adnkronos uno dei ministri presenti all'incontro. Ma soprattutto, come noto, arriverà per step.

Prima si allungherà la lista Ateco con le aziende pronte a riaprire i battenti -i l Mise è in prima linea in questa partita - poi pian piano toccherà alle altre attività produttive del Paese. In fondo alla lista ristoranti, bar e pub, dove si gioca gran parte della vita sociale degli italiani. Non a caso per i cittadini il ritorno alla normalità verrà solo poi. 

Dunque prima le imprese, poi i cittadini. Non è escluso però che già nel prossimo Dpcm ci siano dei piccoli margini di manovra per allentare le misure che stanno obbligando gli italiani a rimanere a casa. 

Dalla riunione sono emerse da parte del comitato scientifico alcune indicazioni: no alla riapertura del Paese per regioni a seconda dei numeri di contagiati nei territori, no alla riapertura dal 14 di parchi e ville.
E' possibile invece che riaprano alcune attività commerciali, purché rispettino il distanziamento sociale. Si ragiona anche sui musei, luoghi facilmente controllabili. 

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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