La percentuale di incremento dei nuovi casi positivi scende al 3,98 per cento, quello dei ricoveri all'1,4. Il picco è stato raggiunto, anzi il plateau come lo definisce Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità. E se il dato dei contagiati è troppo legato a variabili come il numero dei tamponi effettuati, la casella di chi finisce in ospedale conferma che la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 non si è fermata, ma è comunque decisamente più lenta.
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Significa che ci avviciniamo alla tanto auspicata crescita zero? Sì, ma non sarà raggiunta in tempi rapidi. «Non mi sembra realistico ipotizzare un azzeramento dei contagi per metà maggio, come letto in alcuni studi - dice al Messaggero Roberto Bernabei, membro del Comitato tecnico scientifico dell'emergenza - Credo che fino a luglio avremo a che fare con il virus».
Naturalmente non significa protrarre il lockdown di questi giorni fino all'estate. Il comitato, ha raccontato Bernabei in conferenza stampa, sta lavorando per capire in quali fasi scandire una riapertura graduale. Ma fino a luglio, stando alle previsioni, dovremo convivere con il Covid. «Siamo arrivati a 20 giorni da quando è iniziata la stretta, per questo sarà importante valutare i nuovi dati che arriveranno nelle prossime ore per arrivare a una previsione più dettagliata».
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LA CURVA
Bernabei (direttore del Dipartimento delle Scienze dell'invecchiamento del Policlinico Gemelli) ha affiancato ieri pomeriggio il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, nell'illustrazione dei dati sull'andamento del contagio.