Coronavirus, Spadafora: «Valutiamo il divieto assoluto di fare attività all'aperto. La Serie A può riprendere il 3 maggio»

Mercoledì 18 Marzo 2020
Coronavirus, Spadafora: «Valutiamo il divieto assoluto di fare attività all'aperto. La Serie A può riprendere il 3 maggio»
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Potrebbe arrivare il divieto totale di fare attività all'aperto. Se finora «abbiamo lasciato questa opportunità» dell'attività motoria all'aperto «è perché la comunità medico scientifica ci diceva di dare la possibilità a molte persone di poter correre, anche per altre patologie... Però l'appello generale era di restare a casa. Se questo appello non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto», ha  detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora al Tg1.

Il premier Giuseppe Conte ha convocato una riunione sull'emergenza Coronavirus con il capo delegazione Pd Dario Franceschini, la capo delegazione di Iv Teresa Bellanova, con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e con il titolare degli Esteri Luigi Di Maio. In collegamento video ci sono il deputato Luigi Marattin di Iv e Maria Cecilia Guerra di Leu, il viceministro al Mef Antonio Misiani. Presente anche il sottosegretario Riccardo Fraccaro.

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Per quanto riguarda la Serie A v«ritengo che possa riprendere a giocare il 3 maggio, almeno questo è quello che speriamo. Valuteramo poi se a porte aperte o porte chiuse, dipenderà dalla situazione - ha aggiunto - Poi ci saranno le competizioni europee - ha aggiunto - che si incroceranno col calendario».

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Le barche
Niente uscite in barca, anche in solitario, o immersioni subacquee o nuotate in tempi di Coronavirus.

Raggiungere la barca o la spiaggia comporterebbe uno spostamento non giustificato da esigenze di lavoro, situazioni di necessità o esigenze di salute e quindi violerebbe il Dpcm, ha spiegato il ministero dei Trasporti ribadendolo anche a Capitanerie, circoli nautici e porti turistici. Il nodo non è tanto il veleggiare o il nuotare, che non comporterebbero contatti che possono propagare il virus. «A livello diportistico tutte le attività sono vietate perché presuppongono uno spostamento che non rientra nei tre previsti dal Dpcm e quindi la violazione comporta l'applicazione dell'articolo 650 del Codice penale» spiegano alla Capitaneria di porto di Genova. Diverso se una persona vive in barca o se esce in barca per lavoro, come ad esempio i pescatori».

Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 08:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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