Coronavirus Italia, in un giorno 2000 positivi: ma il paziente 1 si sveglia

Giovedì 12 Marzo 2020 di Cristiana Mangani
Coronavirus Italia, in un giorno 2000 positivi: ma il paziente 1 si sveglia

Sono dati in continuo aumento e per nulla confortanti, quelli del contagio da coronavirus. Anche se - come spiegano gli esperti - non riescono ancora a dare un quadro reale della situazione, perché si presenta sul territorio «a macchia di leopardo». I numeri della giornata resi noti, come sempre, dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli, registrano 10.590 malati in Italia, 2.076 in più di ieri, e fanno impennare il totale dei casi a 12.462, comprese le vittime e i guariti.

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IL PICCO
Non ci sono ancora gli elementi per parlare di picco, ha commentato il dato il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza. «I prossimi 14 giorni saranno cruciali per capire l'andamento dei casi». Solo dopo questo periodo si potranno vedere gli effetti delle misure finora adottate. «Guardiamo con fiducia ai risultati che potrà dare quest'opera di contenimento. Serve tempo, speriamo bene», ha aggiunto Rezza.
La giornata, però, è stata caratterizzata anche dalla buona notizia del risveglio del paziente 1, quello dal quale, almeno formalmente, è partito tutto nel nostro paese. Mattia, 38enne di Codogno, runner, sportivo, manager della Unilever, finito in terapia intensiva per settimane e ora finalmente migliorato al punto che ieri ha chiesto: «Sono a Lodi? Mi trovo in ospedale?». Da lunedì scorso è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva del San Matteo di Pavia perché respira in modo autonomo. Insomma le sue condizioni stanno migliorando. La moglie, incinta di 8 mesi, è tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata al Sacco, ed è in attesa di partorire una bimba.
Mentre l'uomo lottava per sconfiggere il virus, Covid-19 dilagava in tutto il paese. Ieri è cresciuto il numero delle vittime: 827, ben 196 in più rispetto al giorno precedente, 149 solo in Lombardia. Sale anche il bilancio dei guariti, che sono diventati 1045 grazie ai 41 nuovi. L'aumento boom dei contagi, però, merita una precisazione: circa 600 casi sono stati conteggiati ieri, ma fanno riferimento a due giorni fa. Si tratta del numero che mancava dal bilancio giornaliero della Regione Lombardia. Per questo motivo, il capo della Protezione civile ha sottolineato che l'aumento dei malati era stato di 529 (pari al 6,6% sul giorno precedente), mentre ieri è stato di 2.076 contagiati che complessivamente ha portato un incremento del 24,3% nelle 24 ore. Dunque, si tratta - ha specificato Borrelli - «di una crescita che rimane nel trend dei giorni scorsi». Per quanto riguarda i malati in terapia intensiva, invece, è stata superata quota mille: sono 1.028, 151 in più rispetto a ieri, e questo non può che generare ulteriore preoccupazione, visto che rappresenta il 25% della copertura totale di posti letto attrezzati dell'intero paese. Dei 10.590 malati complessivi, 5.838 sono ricoverati con sintomi e 3.724 sono quelli in isolamento domiciliare. Nell'elenco c'è anche un bambino di 11 mesi, è risultato positivo ed è stato ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, in buone condizioni.
 

 


LE MASCHERINE
Sono emersi anche altri due aspetti importanti: Borrelli ha specificato che «in assenza della possibilità di mantenere la distanza di un metro indicata dal Comitato scientifico è raccomandato l'uso delle mascherine in ufficio».
E poi è stata discussa l'eventualità che il virus sia mutato. L'Italia, infatti, sembra avere una percentuale di morti più elevata rispetto a quella cinese e coreana. È possibile che Covid-19 si sia modificato in peggio? «L'Iss - ha chiarito il professor Rezza - ha isolato e sequenziato il genoma del virus di un paziente cinese allo Spallanzani e di un paziente lombardo, tutto il genoma. Ora stiamo facendo lo stesso con un paziente veneto. Ci sono solo piccole mutazioni, il virus è come quello cinese. Dunque, non è diventato più aggressivo in Italia».

Ultimo aggiornamento: 13:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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