Orvieto, farmacista sopravvissuto al virus torna in pista: «Ora so che la morte esiste e sono grato per la vita»

Martedì 28 Luglio 2020 di Monica Riccio
Orvieto, farmacista sopravvissuto al virus torna in pista: «Ora so che la morte esiste e sono grato per la vita»

ORVIETO Io ho già vinto è la scritta che ha voluto ben in evidenza sul proprio casco, un modo per dire e per dirsi voglio solo divertirmi, non mi serve una coppa in più in bacheca, ho imparato che si può anche morire e ho sconfitto il Covid, per cui, torno a correre in pista ma io ho già vinto tutto quello che c'era da vincere. Andrea Bonifazi, 56 anni, farmacista orvietano e appassionato pilota di auto da corsa, è soprattutto un uomo, un padre, un marito, un imprenditore che ha vinto la propria battaglia, durissima, contro il Covid. E non lo dimentica mai (ringrazio Dio ogni mattina che mi sveglio) nemmeno quando decide di tornare in pista, al volante della sua Renault Clio Sport. «Mi sento bene - dice felice - ripenso a volte a quel soffitto bianco che vedevo sopra di me, alle voci che sentivo attorno a me, ma mi sento bene, e ogni giorno sono grato di essere ancora qua con la mia famiglia, nella mia farmacia. Volevo tornare a correre dice ma oggi lo faccio in modo diverso da prima della malattia, oggi so che si può anche morire, e questo mi ha dato una nuova consapevolezza».

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Andrea Bonifazi è tornato in pista alla grande nella due giorni di Magione nella prima gara della stagione della Supercup 2020 nella categoria Rs Challenge: «A casa era da un po' che provavo con il simulatore racconta ma non è certamente la stessa cosa che essere in auto, in pista. Ho provato gioia nel ripartire ma anche timore, ma mi sono detto se riparto ci sono'. La coppa non mi interessa, in fondo sorride - costa 11 euro, mi interessa esserci, stare bene, svegliarmi, guardarmi allo specchio e vedere un bel sorriso, il mio alla vita, e poi ho fatto un ottimo risultato, non ho battuto la macchina scherza - mi sono divertito e tanto mi basta». Un ritorno quello di Bonifazi in pista che ha visto davvero il driver orvietano tornare con il botto, un secondo posto di tutto rispetto in vista del resto della stagione. «Nelle prove libere ho sfiorato di un soffio la possibilità di gareggiare anche in pista riservata. In gara uno sono partito e alla prima curva ero ultimo! E ora che faccio? Mi sono detto ora si va avanti. E così sorpasso dopo sorpasso, sono arrivato quarto a pochissimo dalla terza piazza. In gara due avevo davanti a me due opzioni: non sbagliare la partenza o buttarmi nella mischia, ho scelto una via di mezzo, una partenza non troppo controllata ma con testa e cuore. Ho fatto la mia gara da quinto, poi quarto, alla fine sono arrivato a podio, un secondo posto che mi soddisfa ampiamente».

E ora? «Ora ci sono Binetto, Varano, Misano e Adria ma non so se sarò in tutte le tappe spiega Bonifazi vedremo, per ora è già bellissimo aver rimesso le gomme sulla pista».

E lui in pista c'è tornato davvero, nella vita, nel lavoro, la parentesi Covid, seppur lo abbia provato fisicamente e psicologicamente (è stato preziosissimo l'aiuto dell'equipe di supporto) lo ha reso forse più forte, più consapevole della propria forza e anche dei propri limiti. E in fondo la vittoria più grande è lui stesso e quel sorriso di ogni mattina nello specchio che si, è il suo sorriso, ma è anche quello di tutti coloro che lo hanno aiutato, curato, accudito, confortato, amato e rimesso in piedi, e che saranno sempre al suo fianco, nei ricordi, belli e in quelli brutti e pure in quelli bruttissimi.

Ultimo aggiornamento: 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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