Alla fine è arrivata la nota del Ministero dell'Interno che chiarisce una volta per tutte, senza possibilità di equivoci o malintesi, e in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, come ci si deve comportare se si vuole andare a pregare in chiesa, se ci si vuole sposare, partecipare ad un funerale o battezzare un bambino.
Durante questo periodo di isolamento per il coronavirus sono capitati anche fatti bizzarri e assurdi, come in un comune in provincia di Napoli, dove una intera famiglia è stata denunciata assieme al parroco perchè stava battezzando il bambino e, a detta dei carabinieri del luogo, si trattava di un assembramento pericoloso e dunque vietato. Anche se erano presenti i genitori, il bambino, il parroco, il padrino e un fotografo. Morale: tutti denunciati.
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Allo stesso modo è stata fatta luce sulla grande questione dei matrimoni in chiesa. Il Viminale ha chiarito che sono permessi ma a condizione che il rito si svolga «alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni e siano rispettate le prescrizioni sulle distanze tra i celebranti». Niente feste, niente damigelle, niente amici. A sollecitare risposte al viminale erano stati i vescovi visto che in diverse diocesi si sono verificati piccoli incidenti. Per esempio il sindaco di Giulianova che è stato denunciato per essersi recato in chiesa a pregare la madonna e affidare la sua cittadina al Cuore Immacolato di Maria.
E' stato chiarito anche come potranno svolgersi i riti della Settimana Santa. All'altare è possibile avere i celebranti, il diacono, il lettore, l'organista, il cantore e gli operatori della trasmissione, considerato che non ci sarà partecipazione di popolo ma tutte le cerimonie vanno trasmesse in tv o online.
«Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile ad un rapporto di impiego» ai fini della autocertificazione occorre indicare la casella «comprovate esigenze lavorative» indicando «il giorno e l'ora della celebrazione, oltre che l'indirizzo della chiesa dove la celebrazione si svolge». Resta fermo il fatto che debbano essere rispettate «opportune distanze e cautele»
Le persone che vogliono andare in chiesa possono farlo perché «non è prevista la chiusura delle chiese» ma «al fine di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione» è «necessario che l'accesso alla chiesa avvenga solo in occasione di spostamenti determinati da comprovate esigenze lavorative, ovvero per situazioni di necessità».
Chiese aperte alla preghiera, a matrimoni, battesimi e riti di Pasqua: ecco le regole
Sabato 28 Marzo 2020 di Franca GiansoldatiIn altri termini, si può andare in chiesa solo sulla strada che conduce al lavoro o al supermercato o farmacia.