Consip, ora si indaga per turbativa d'asta

Lunedì 7 Agosto 2017 di Valentina Errante
L'arrivo a Regina Coeli dell'imprenditore campano Alfredo Romeo (Ansa)
Per la procura l'ipotesi è di turbativa d'asta. È il nuovo filone di indagini sulla gara Fm4 di Consip, integrato dai rilievi mossi dall'Anac di Raffaele Cantone. A quattro mesi dall'inizio dell'istruttoria sulla gara da 2,7 miliardi di euro che riguardava le pulizie e la manutenzione degli uffici pubblici, l'autorità Anticorruzione ha mosso i primi rilievi e inviato gli atti ai pm concludendo: «Appare ragionevole pensare che per la gara Fm4 siano state adottate intese restrittive della concorrenza». Ossia le società avrebbero fatto cartello, spartendosi i lotti e presentando le offerte a scacchiera.

IL FASCICOLO
Il filone della turbativa d'asta, coordinato dal pm Mario Palazzi, che poco prima dell'estate aveva disposto una perquisizione in Consip, riguarda anche la graduatoria finale della gara più grande d'Europa e il ruolo degli ex vertici della centrale di acquisto della pubblica amministrazione. Sotto accusa l'ati Cns, Manutencoop e la società di Alfredo Romeo, che potrebbero avere concordato per quali dei 18 lotti presentare le offerte più vantaggiose. «L'Ati Cns - rileva Cantone - ha presentato un'offerta per sette lotti di gara, Manutencoop per cinque, senza mai sovrapporsi» e ignorando le regioni del Sud (Campania, Calabria e Sicilia) dove invece si presentava Romeo.

L'azienda dell'imprenditore campano a sua volta non si sovrapponeva mai (tranne in un caso un caso con Cns) a Cns e a Manutencoop. Lo schema è identico a quello realizzato per l'appalto Scuole belle, la gara Consip da 1,6 miliardi di euro per le pulizie nelle scuole. Il cartello realizzato da Cns, Manuntencoop e Roma Multiservizi, è stato sanzionato dall'Antitrust a inizio 2016 con una maximulta da 110 milioni di euro (ridotta dal Tar) alle aziende.

Le carte sono finite in procura e adesso sono in sei tra titolari e rappresentanti legali dell'epoca del Cns, Manutencoop Facility Management e Roma Multiservizi a rischiare il processo per turbativa d'asta. E proprio dopo la multa dell'Antitrust Cns ha ritirato la propria offerta da tutti i lotti Fm4, dopo l'apertura delle buste. Anche da quelli vinti.

A confermare il sospetto investigativo è stato anche l'esito di un recente interrogatorio reso da Marco Gasparri, ex dirigente Consip, le cui dichiarazioni avevano già messo nei guai proprio Romeo, in carcere per alcuni mesi e ora in attesa di essere processato per corruzione.

Intanto vanno avanti le indagini anche sul filone principale dell'inchiesta sull'appalto Fm4. Romeo e Marco Gasparri, l'ex funzionario Consip che ha ammesso di avere incasato dall'imprenditore napoletano 100mila euro in un anno, si troveranno a processo il prossimo 19 ottobre. Ma la procura continua a lavorare sulle presunte pressioni di Romeo per piazzarsi nella corsa all'appalto da 2,7 miliardi e rientrare nel cartello dal quale lamentava di essere escluso. Di fatto l'imprenditore napoletano si aggiudica la fetta più grande delle commesse.

Le indagini hanno raggiunto anche il governo, con il padre dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano, e il suo amico Carlo Russo indagati per traffico di influenze, il ministro dello Sport, Luca Lotti, il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, e il generale di brigata dell'Arma Emanuele Saltalamacchia per favoreggiamento e violazione del segreto istruttorio. E procedono anche le indagini sul depistaggio che vedono indagati il vice comandante del Nucleo operativo ecologico, Alessandro Sessa e il capitano Giampaolo Scafarto per falso e violazione del segreto d'ufficio.

LA REPLICA
Intanto Consip, che si ritiene parte lesa, rivendica con una nota «l'impegno profuso nella collaborazione continuativa con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e con l'Autorità nazionale anticorruzione al fine di individuare possibili violazioni alle norme che regolano l'aggiudicazione di appalti nelle gare che la società gestisce nell'ambito del programma di razionalizzazione della spesa pubblica per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze e delle gare che gestisce per conto di altri committenti pubblici». Precisando di avere comllaborato con entrambe le Authority che indagano sull'appalto.
Ultimo aggiornamento: 20:24

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci