Crac Cirio, Cassazione conferma condanna a 4 anni per Geronzi, nuovo processo per Cragnotti

Venerdì 6 Ottobre 2017
Crac Cirio, Cassazione conferma condanna a 4 anni per Geronzi, nuovo processo per Cragnotti
5
A distanza di 14 anni dal crac Cirio, la Cassazione ha quasi interamente confermato le condanne emesse dalla Corte d'appello di Roma nel 2015 per il dissesto del gruppo alimentare guidato da Sergio Cragnotti nel quale sono rimasti coinvolti e danneggiati circa 35 mila piccoli per circa 1100 milioni di euro. La condanna più pesante è quella a 4 anni di reclusione per l'ex banchiere Cesare Geronzi, mentre per Cragnotti è stata annullata con rinvio all'appello bis la condanna a 8 anni e 8 mesi di reclusione in relazione all'accusa più pesante: quella per la vicenda Bombril, capo di imputazione per il quale la pena era stata di 7 anni. Per gli altri imputati le condanne sono minori e potranno usufruire di pene sospese o indulto. Si tratta delle condanne a 2 anni e 4 mesi di reclusione per Andrea Cragnotti, a 3 anni e 10 mesi per Filippo Fucile, a 3 anni e 4 mesi per Ettore Quadrani, consigliere Cirio, e per le condanne a 2 anni per gli ex funzionari della Banca di Roma Pietro Celestino Locati e Antonio Nottola.

Per quanto riguarda la posizione di Geronzi, l'ex banchiere potrebbe usufruire di 3 anni di indulto e non si esclude la presentazione già nelle prossime ore da parte dei suoi difensori Franco Coppi ed Ennio Amodio di istanze per misure alternative o di sospensione della pena. Istanze ancor più probabili nel caso in cui la parte residua di pena per il crac Cirio andasse a sommarsi con altre relative a precedenti procedimenti giudiziari. «Questo verdetto è un risultato straordinario perché è stato annullato con rinvio il capo principale di imputazione per Cragnotti che ora dovrà essere rivalutato», ha sottolineato l'avvocato Massimo Krogh, difensore di Cragnotti. Per l'ex patron della Cirio sono tuttavia passate in giudicato le condanne per altri reati e l'entità delle relative pene sarà ricalcolata nell'appello bis. Soddisfazione è stata espressa anche dall'avvocato Nicoletta Piergentili che difendeva Elisabetta e Massimo Cragnotti già dichiarati prescritti per bancarotta preferenziale in appello, «nessun pregiudizio per i figli di Cragnotti da questa sentenza», ha detto Piergentili.

Di «piccola soddisfazione in un contesto così difficile nel quale ci siamo battuti in tutti i modi» ha parlato invece l'avvocato Riccardo Olivo che ha difeso Nottola, manager in pensione della Banca di Roma. Per i piccoli risparmiatori rimasti bruciati dagli investimenti nei bond con il marchio dei pomodori pelati è stata la «giornata della rivincita morale e materiale» ha dichiarato l'avvocato Claudio Coratella che ha difeso centinaia di piccoli risparmiatori tra le migliaia che non hanno aderito alla transazione con Unicredit. «È una sentenza molto equilibrata - ha detto Coratella - e finalmente i piccoli risparmiatori hanno ricevuto giustizia dallo Stato e in sede civile potranno ottenere l'intero risarcimento dei danni subiti. La pubblicazione delle motivazioni gli darà subito il diritto di ottenere esecutivamente il 5% delle somme perdute».

Soddisfazione è stata espressa anche dalla difesa dei risparmiatori che nel 2014 hanno concluso una transazione con Unicredit. «Siamo soddisfatti per essere riusciti ad ottenere dalla banca circa 250 milioni di euro di risarcimento da destinare ai piccoli risparmiatori che hanno sofferto gravi perdite nel crac Cirio», ha dichiarato l'avvocato Nicola Madia, difensore dell'amministrazione straordinaria di Cirio nominata dal ministero dello Sviluppo Economico.
Per coloro che hanno fatto la transazione è tuttavia ancora possibile intentare la causa civile nei confronti degli imputati condannati per ottenere un maggior risarcimento. Le indagini sul crac Cirio presero l'avvio nel 2003 e per quanto riguarda l'appello bis per Cragnotti non dovrebbero esserci problemi di prescrizione che maturerebbe solo nel 2022.
Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 15:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci