Covid, ritorno al passato: test per i voli dalla Cina. L’Italia alla Ue: «Servono controlli in tutta Europa»

Allarme varianti, ordinanza di Schillaci: tamponi obbligatori anche a Fiumicino

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Mauro Evangelisti
Covid, l'Italia ora teme nuove varianti dalla Cina (e pensa al tampone obbligatorio)
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Se i dati statistici disponibili saranno confermati, oggi a Fiumicino sbarcheranno 500 positivi dalla Cina.

Alle 6.15, al Leonardo da Vinci atterrerà un Boeing 787 di Hainan Airlines decollato da Chongqing, megalopoli che conta 31 milioni di abitanti. Nel pomeriggio, alle 16.30, un Airbus 330 di Air China è atteso da Hangzhou, città a 220 chilometri da Shanghai. In totale arriverà un migliaio di viaggiatori e saranno tutti sottoposti al test sul Covid. Se l’esito sarà simile a quello registrato a Malpensa, la metà sarà positiva. Ieri il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato l’ordinanza: il tampone ora viene eseguito a chiunque entri in Italia e provenga dalla Cina. «Ho disposto tamponi antigenici Covid 19 obbligatori - dice il ministro - e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia». Schillaci ha svolto una relazione anche al consiglio dei ministri, spiegando che con una lettera ha chiesto a tutta la Ue di imitare l’Italia. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, alla commissaria Ue ai trasporti: «I controlli devono essere applicati in tutti i paesi». Dall’opposizione richiesta al governo di un’informativa in Parlamento; Schillaci ha spiegato che parlerà oggi in Senato. Da FdI, Francesco Zaggini (presidente Commissione affari sociali) apprezza la scelta di Schillaci: «L’emergenza non è finita». L’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, parla di «intervento tardivo: errore sottovalutare le notizie che provenivano da giorni dalla Cina. Non è normale che si siano dovute muovere le regioni. Male il mancato coordinamento in Europa. Noi pronti con l’unità di crisi e il protocollo per rischio elevato».

I numeri

L’altro giorno aveva cominciato la Lombardia a Malpensa, su base volontaria. L’esito dei test: sul primo volo un positivo ogni 3 passeggeri; ieri Bertolaso ha spiegato che i numeri finali sono peggiori. «Sul primo volo su 92 passeggeri sono 35 (38 per cento) i positivi. Ma nel secondo, su 120 passeggeri 62 positivi (il 52 per cento). Abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento, presto l’esito». Il sequenziamento serve a capire se in Cina, dove il virus è fuori controllo dopo lo stop alla politica “Covid Zero”, una circolazione così massiccia stia causando mutazioni. Il virologo Francesco Broccolo (Università del Salento), mette in guardia sulla «sottovariante XBB.1.5 del virus Sars-CoV-2 (la Gryphon): potrebbe essere questo recente membro della famiglia Omicron fra le cause dell’impennata dell’epidemia di Covid-19 in Cina». Allo Spallanzani sono prudenti: «In Cina il salto evolutivo da monitorare con attenzione sarebbe quello oltre i confini di Omicron, con la nascita di una vera nuova variante di interesse, ma questa rimane un’ipotesi non supportata da dati epidemiologici. Le poche informazioni dalla Cina indicano che le varianti sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, all’interno delle sottovarianti di Omicron. La stessa sottovariante BF.7, su cui si concentrano timori infondati, è una evoluzione della BA.5, già circola da tempo anche alle nostre latitudini ed è meno immunoevasiva delle varianti BQ che sono al momento dominanti in Europa e Nord America». Bertolaso denuncia: la Cina non fornisce informazioni. Nel Lazio l’assessore Alessio D’Amato ricorda che nelle strutture sanitarie ad hoc saranno ricoverati i passeggeri provenienti dalla Cina positivi e che necessitano di assistenza; gli altri dovranno indicare il domicilio dove trascorrere il tempo di isolamento che sono tenuti a rispettare. C’è un nodo: appena sarà approvato il dl Rave, Schillaci, firmerà la circolare che consente ai positivi asintomatici di uscire dall’isolamento già dopo cinque giorni senza tampone. Ad oggi, non è stato chiarito se questo varrà anche per i passeggeri cinesi. Altro nodo: con i voli diretti dalla Cina arriva solo il 10 per cento dei passeggeri, il resto fa scali da altre parti e sfugge ai controlli; ieri la Campania ha annunciato che effettuerà i test anche a chi usa una triangolazione (ma come li trovi se non viaggiano con la stessa compagnia, si fermano solo i cinesi?). Dopo il Giappone e India, anche Malesia, Usa e Taiwan chiedono il test negativo a chi arriva dalle città cinesi. E la Ue? La Commissione europea: restiamo pronti ad utilizzare il «freno di emergenza», «per il momento non se ne vede il bisogno, la variante BF7 Omicron prevalente in Cina, è già presente in Europa e non è riuscita a diventare dominante». Oggi si riunirà il Comitato sicurezza sanitaria Ue.

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Il caso Roma

Nel Lazio ieri sono stati registrati 3.132 casi positivi, in gran parte a Roma, apparentemente un dato alto, oltre 2.000 in più rispetto al giorno precedente, ma è dovuto al fatto che attorno a Natale, come normale, la macchina dei test ha rallentato. Se si confrontano i primi tre giorni di questa settimana, con i primi tre giorni della settimana precedente in realtà c’è stato un decremento del 20 per cento. «Dobbiamo mettere nel conto più contagi durante le festività - spiega D’Amato - ma al momento non ci sono elementi di preoccupazioni».

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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