Roma, sgomberato il camping River. Comune: legalità prima di tutto

Giovedì 26 Luglio 2018 di Lorenzo De Cicco
Roma, sgombero imminente per il Camping River: emergenza igienico sanitaria sblocca sospensiva Corte europea
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E' stato sgomberato stamattina il Camping River. Nella baraccopoli di via Tiberina, a Roma Nord, sono arrivate decine di autopattuglie e blindati di Polizia, Carabinieri e Municipale.

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La sospensiva della Corte europea dei diritti dell'uomo, che scadrebbe domani, sarebbe stata sbloccata per via "dell'emergenza igienico sanitaria che è interesse preminente", spiegano fonti che stanno seguendo l'operazione.
 
 

Il ministro Salvini. «È in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma.
Legalità, ordine e rispetto prima di tutto!». Così, su Twitter, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
La Corte europea dei diritti umani ha deciso che l'Italia può sgomberare i tre abitanti del Camping River che si erano rivolti a Strasburgo chiedendo di fermare la loro evacuazione dal campo, viste le loro condizioni di salute. L'ha dichiarato all'Ansa la stessa Corte. La decisione, affermano, è frutto delle informazioni ricevute dal governo e dal legale dei tre circa l'offerta di alloggio presso le strutture della Croce Rossa. Offerta che è stata accettata dai tre. 

 A tale proposito la Corte ha spiegato che allo stato attuale non si può escludere che i tre nomadi possano proseguire la loro azione legale contro l'Italia e chiedere ai togati se i loro diritti siano stati o meno lesi. In caso di violazione dei loro diritti l'Italia sarebbe condannata. Per la Corte il caso resta dunque aperto in attesa che i tre dichiarino o di abbandonare o di proseguire nel ricorso. Al momento, a quanto si apprende, oltre a quelle già andate via dal campo, altre 20 persone hanno accettato l'offerta di accoglienza presso le strutture del sistema allestito dai servizi sociali di Roma Capitale. 

«La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ci dà ragione. Lo sgombero al #CampingRiver è corretto. La »terza via« per il superamento dei campi rom è giusta. Fermezza, legalità e tutela dei diritti delle persone», dice la sindaca Virginia Raggi riferendosi alla decisione.

Un po’ d’immaginazione e sembra quasi di essere lì: affacciati sul verde delle risaie di Ubud, o nel mezzo di una passeggiata per i vicoli multicolore di un pueblo messicano. Dalle vette dell’Indonesia alle coste caraibiche, dai souk del Marocco alle insenature delle Baleari, in un attimo ci si può avventurare nell’intricata vegetazione del Borneo o inerpicare sulla cima del monte Batur. Il tutto senza muoversi dalla città perché la tendenza estiva, si sa, vien viaggiando e mai come quest’anno la moda è tutto un turbinio di ispirazioni dal mondo. Così abiti e accessori si tingono di fantasie esotiche e il guardaroba entra in mood trasferta: come quando in vacanza sentiamo l’impellente bisogno di fare incetta di braccialetti etnici al locale mercatino. Anche i grandi couturiers recepiscono l’atmosfera da giro del mondo in (più di) 80 colori: la Book tote bag di Dior è ispirata alla tradizione messicana, con oltre 15 tonalità che evocano i murales di Città del Messico e le bandierine della fiesta nei villaggi dello Yucatan. Per realizzarla (in un piccolo laboratorio a conduzione familiare dell’Umbria, ndr) servono oltre 30 ore di lavoro e un milione e duecentomila punti ricamati a macchina: non a caso anche Chiara Ferragni, fashion victim per eccellenza, l’ha scelta per le vacanze in Sardegna. Il trend delle borse esotiche non si ferma certo qui: se nessuno quest’estate ha potuto resistere alla Bali bag, il cestino di paglia tondo, una coloratissima new entry si sta insistentemente ritagliando spazio nell’universo dei must have. Si tratta della Mochila bag colombiana, chiamata anche borsa Wayuu dal nome del popolo che vive sulle coste caraibiche della penisola della Guajira, a metà tra Colombia e Venezuela. Le donne della tribù da generazioni ricamano Mochila (il termine spagnolo per “zaino”) con fitti intrecci colorati e motivi che evocano gli elementi della natura: sole, piante, stelle e animali. Sul web fioccano i tutorial fai-da-te ma per chi non fosse pratico molti siti, tra cui Wayuutribe e Etsy, propongono borse create in collaborazione con i locali. Dagli accessori agli abiti, la tendenza etnica dilagante ha invaso anche le passerelle: se Missoni strizza l’occhio al Messico con vivaci caftani e cappelli a falda larga, Etro veste le modelle di scintillanti sari sui toni dell’arancio e del rosa. L’ispirazione dichiarata è l’India con i fasti di Bollywood e i bagni di colore dell’ormai famoso Holi Festival. Dal Gange all’Africa basta annodare un turbante: nello specifico quello di Marc Jacobs, che sulle passerelle primaverili ne ha scelto uno - in seta, accessoriato con ricami e spille – per ogni modella. Se non avete dimestichezza con i voli intercontinentali, non temete: anche la vicina Spagna dice la sua in fatto di stile a suon di espadrillas e gonne bohémien. Dopo il boom delle calzature tipiche dei Pirenei, quest’estate si punta sulle minorchine, sandali artigianali provenienti dall’isola di Minorca rivisitati, in Italia, dal marchio made in Roma Original Minorchine: tradizionalmente indossati dalla popolazione rurale, ora è facile vederli ai piedi di più o meno tutte le it girl. E visto che il collegamento tra viaggio e look bohémien è un attimo, sempre dalle isole spagnole arriva una coloratissima gonna “gipsy” reperibile, se si è fortunate, in qualche negozietto delle Baleari o, dalle nostre parti, da Wanderlust Factory, sotto il nome di gonna ibizenca. Nessuna partenza all’orizzonte? A farci viaggiare a suon di shopping ci pensa il web, con siti come Folkloore o Cuckoo Bee che realizzano abiti e accessori tipici di tutti gli angoli del globo: dalla collana azteca alle slippers marocchine. Moda senza frontiere, come conferma il ciondolo che, prevediamo, sarà il must have dell’autunno: quello a forma di planisfero.

L'assistenza. La prima famiglia, di 5 persone, che ha lasciato il Camping River si è trasferita, a quanto si apprende, in una struttura di accoglienza offerta dal Comune che consente al nucleo di restare unito. Le persone che avrebbero dato disponibilità a trasferirsi in centri di accoglienza sono 24. Sulla necessità di soluzioni alloggiative alternative si era espressa nei giorni scorso la Corte europea. Negli ultimi 5 giorni altre 10 persone (oltre a 14 già partite e a 5 che stanno per farlo) hanno accettato il rientro volontario assistito nel loro paese di origine intraprendendo questo iter.

Lo sgombero del camping River è terminato proco prima delle 13. A quanto spiega la polizia locale presente sul posto nessun abitante è più dentro il campo. Davanti al quale i vigili manterranno un presidio anche nei prossimi giorni. Fuori dal River sono rimaste alcune persone rom con bambini che, a ondate, continuano a protestare. Accatastati fuori i cancelli ci sono materassi, reti, coperte, passeggini. Alcune persone sono sedute sulle sedie all'aperto, altre stese su un materasso. «Tantissime persone se ne sono andate in questi giorni, facendo seguito al nostro invito. Alcune delle persone che sono in attesa qui fuori stanno aspettando le auto e i furgoni per andare via. Ad altre i servizi sociali stanno riproponendo l'opportunità di usufruire delle strutture offerte dall'amministrazione. Noi metteremo un servizio h24 qui, in modo consistente e per numerosi giorni, affinché l'area sia libera e si possa rispettare pedissequamente l'ordinanza della sindaca», ha spiegato il comandante dei vigili di Roma Antonio Di Maggio presente sul posto.

Il comandante della Polizia Locale. «Tutto si è svolto nella massima regolarità, le persone sono state invitate ad uscire e non abbiamo usato nessuna forma di coazione fisica, vuol dire che non abbiamo usato manette, nè allontanato le persone con la forza, non abbiamo usato spray al peperoncino né armi da fuoco, né manganelli, che non abbiamo. Abbiamo usato la forza del convincimento ad uscire, cosa che le persone hanno fatto», ha commentato il comandante della Polizia Locale di Roma, Antonio Di Maggio, al termine dello sgombero del Camping River, promettendo di querelare «chiunque scriva il contrario».

Ultimo aggiornamento: 21:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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