Zona arancione per Veneto, Marche e Trento: Calabria rossa. Tornano concorsi PA e scatta l'obbligo del vaccino per i sanitari

Lunedì 5 Aprile 2021 di Stefania Piras
I colori delle regioni, cambiano e Veneto, Marche e provincia di Trento. Tutte le nuove regole

Domani, martedì 6 aprile, cambiano il colore di due regioni e di una provincia autonoma. Passano da zona rossa a zona arancione Marche, Veneto e provincia di Trento. Lo spostamento fra regioni rimane vietato fino al 30 aprile. Si potrà uscire dalla propria regione solo per motivi di salute, necessità, lavoro e urgenza.  Dopo lo stop della Pasqua, ci sono piccoli segnali di riaperture e ritorno graduale alla nornmalità: da domani riprendono i concorsi della Pubblica Amministrazione e scatta l'obbligo del vaccino per tutto il personale sanitario che svolge mansioni a contatto con il pubblico: dai medici agli infermieri e i farmacisti.

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Ricapitolando, dunque, saranno in zona rossa da domani: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d'Aosta. 

 

Saranno in zona arancione invece: Veneto, Marche, Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, e  le province autonome di Trento e Bolzano. 

Calabria «zona rossa» fino al 21 aprile 2021.

Il presidente ff della Regione Nino Spirlì ha firmato l'ordinanza che recepisce quella del ministro della Salute dello scorso 2 aprile, con la quale è stata disposta l'applicazione, per 15 giorni a partire dal 7 aprile, delle misure restrittive già in vigore per il contenimento della epidemia di Covid-19. Nel provvedimento si specifica che «l'analisi dei dati a livello regionale continua a evidenziare una costante crescita del numero assoluto dei casi confermati, un elevato tasso di positività e l'incremento del numero di posti letto occupati in Area Medica e Terapia intensiva». Sono vietati gli spostamenti «per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate, diverse dalla propria, non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute o per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». «Le attività didattiche del secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado - è scritto ancora - si svolgono esclusivamente in modalità a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali». La Regione si adegua alle nuove misure nazionali e dunque «resta consentito, in presenza, lo svolgimento dei servizi educativi per l'infanzia e dell'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado».

Le precedenti ordinanze di Spirlì che disponevano la zona rossa a Acri, Oppido Mamertina, e Cirò Marina vengono assorbite dal nuovo provvedimento. E' inoltre consentita l'attività di toelettatura per animali da compagnia in modalità delivery con negozio chiuso al pubblico e prelievo e riconsegna dell'animale per appuntamento senza ingresso dei clienti nell'esercizio. Viene infine raccomandato «di limitare al massimo le occasioni di contatto» e si ricorda che è obbligatorio rispettare distanziamento e uso corretto delle mascherine.

 

La situazione dell'epidemia in Italia è ancora critica ed è legata a doppio filo alla capacità di vaccinare più persone in meno tempo possibile. In un'intervista al Messaggero il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha ribadito che se si riesce ad avere le dosi di vaccini pattuite in questo trimestre (52 milioni di dosi), «già a luglio la situazione cambierà in maniera significativa», ha detto. Inoltre parla di un possibile ripristino delle zone gialle e di una svolta che arriverà in estate, a luglio, per non dover chiudere tutto in autunno. 

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Calano i contagi (18.025 positivi al test del coronavirus, il 3 aprile erano stati 21.261) e i decessi (326 le vittime in un giorno, erano 376) e anche i ricoveri nelle terapie intensive.  Il tasso di positività sale però al 7,1%, ieri era al 5,9%. I tamponi eseguiti sono molti meno: nelle ultime 24: 250.933 contro i 359.214 di ieri. I nuovi positivi sono in larga parte casi di variante inglese che è diventata ormai prevalente su tutto il territorio nazionale. Sono 3.703 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia (-11). Si "scaricano" un po'  i reparti ordinari degli ospedali. 

Tra le regioni sorvegliate speciali per le terapie intensive alte c'è il Lazio.

 

Molto critica la situazione della Puglia che sta vivendo una fase difficile, ha un'incidenza di casi molto alta: 318 ogni centomila abitanti. Solo Valle d'Aosta (427) e Friuli Venezia-Giulia (331) hanno un valore maggiore su base settimanale.

Il presidente della Puglia Michele Emiliano ha firmato un'ordinanza domenica sera per «bilanciare il diritto allo studio e il diritto alla salute» e quindi ha deciso di far scegliere ai genitori se aderire alla didattica a distanza oppure no. L'ordinanza entra in vigore mercoledì 7 aprile ed è valida fino al 30 aprile, segno che c'è apprensione a riaprire le scuole. «Ho appena emanato l’ordinanza che consente alle famiglie pugliesi che lo desiderano di tutelare la loro salute attraverso la libera richiesta di didattica digitale integrata», scrive il governatore su Facebook. Emiliano cita i parametri, molto critici, della regione: incidenza di 318 casi ogni 100mila abitanti, a Taranto sono 395 x 100.000, a Bari 382 x 100.000. Ricordiamo che la zona rossa scatta con 250 casi x 100.000. C'è un incremento dei casi nella fascia d'età 14-18 anni (+16%) già caratterizzato da un'incidenza di casi alta: 323 x 100.000, e nella fascia 11-13 anni (+9%). 

La Campania che sperava di andare in zona arancione dopo tre settimane di zona rossa rimarrà nella fascia di restrizione più alta. Un alto numero di contagi si registra anche in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. 


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La scuola: si torna in presenza anche in zona rossa

Da mercoledì tornano in presenza anche in zona rossa gli studenti della scuola d'infanzia, scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Seconda, terza media e superiori, invece, in zona rossa, devono continuare a seguire le lezioni a distanza sul computer. 

Nelle zone arancioni gli alunni di seconda e terza media tornano in classe per seguire le lezioni in presenza. Per gli studenti delle scuole superiori invece deve essere garantita la didattica in presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% dei ragazzi. 

La Puglia, come abbiamo visto, lascia libera scelta ai genitori se mandare i figli a scuola o no con un'ordinanza in vigore fino al 30 aprile.

Gli eventuali effetti epidemiologici della riapertura delle scuole si vedranno tra tre settimane.

I comuni in zona rossa nelle regioni arancioni

All'interno delle regioni classificate in fascia arancione è possibile trovare comuni e province sottoposti al regime di zona rossa. Succede se ci sono territori contraddistinti da un'esplosione di contagi Covid che quindi hanno bisogno di restrizioni da zona rossa.

È il caso del comune di Fara Sabina che è diventato zona rossa in una regione, il Lazio che è zona arancione.

In entrano in zona rossa questi comuni dell'Abruzzo: Lentella (Chieti), Collecorvino, Roccamorice, San Valentino in A.C. (Pescara), Cerchio, Pratola Peligna, Pescina, Celano, Corfinio (L’Aquila), Nereto, Colonnella, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Alba Adriatica, Canzano, Martinsicuro, Frazione di Pietralta di Valle Castellana (Teramo).

La Sardegna, uscita dalla zona bianca e piombata in zona arancione, vede ben 14 comuni in lockdown. Sono: Sennariolo e Samugheo (Oristano), Pula, Soleminis, Burcei, Villa San Pietro, Donora (Cagliari), Bultei, Golfo Aranci, Bono, Uri e Pozzomaggiore (Sassari), Sindia e Gavoi (Nuoro).

In Liguria la zona critica è quella del Ponente: le intere province di Imperia e Savona saranno in zona rossa fino all'11 aprile.

In Sicilia il presidente Nello Musumeci ha dichiarato zone rosse fino al 14 aprile i territori comunali di Biancavilla (Catania), Francavilla di Sicilia e Gaggi (Messina), Santa Margherita di Belice (Agrigento), Mazzarino (Caltanissetta). Prorogata fino al 6 aprile la zona rossa a Caltanissetta.

Fino a domani 4 aprile, in Basilicata i comuni di Picerno, Forenza, Episcopia, Teana (Potenza) e Pomarico (Matera) sono in zona rossa.

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