Niente ripresa calcetto e sport da contatto, mantenere distanziamento e protezioni

Mercoledì 24 Giugno 2020 di Romolo Buffoni
Stop a calcetto e sport da contatto: mantenere distanziamento e protezioni

In tutti gli incontri che ha sostenuto durante il lockdown anti coronavirus con il mondo del calcio di serie A, il ministro dello sport Spadafora dovrebbe essere diventato un esperto del termine “contropiede”. Nel caso non ne avesse ancora capito la dinamica ci ha pensato, ieri, il Comitato Tecnico Scientifico ha spiegarglielo bocciando la riapertura del calcetto amatoriale e degli sport di contatto per singoli e società dilettantistiche. Nel pomeriggio il responsabile per le Politiche giovanili e lo sport, con un post su Facebook aveva invece annunciato il suo «parere favorevole» per la ripresa oggi dell’attività. Unico ostacolo «l’assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare».

NIENTE SPERANZA
Al posto di Speranza hanno parlato gli esperti del Cts con un comunicato in cui si dice che: «in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica nazionale, con il rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni come negli sport da contatto, debbano essere rispettate le prescrizioni del distanziamento e della protezione individuale». In serata lo sconcerto di Spadafora: «Sono riprese praticamente tutte le attività, i gruppi di amici si vedono e passano ore insieme, mangiando allo stesso tavolo, ma soprattutto abbiamo visto in ogni parte d’Italia persone giocare ad ogni tipo di sport nei parchi o sulle spiagge. Riprendere le attività dei centri sportivi - osserva il Ministro -, con le garanzie assicurate dal documento delle Regioni su sanificazione e mantenimento dei dati per i giorni necessari, aumenterebbe - io credo - la sicurezza per tutti. Non sono d’accordo con questo parere del cts, confermo il mio parere positivo e resto in attesa del parere del ministro Speranza». Un “no” che manda in crisi il mondo dei circoli sportivi che ormai vedono affievolirsi il lumicino della ripresa. Ma a chi obietta disparità di trattamento con il ricco calcio della serie A il Cts risponde nello stesso parere che la deroga data a Cristiano Ronaldo e compagni «è stata accettata in presenza di un interlocutore formale - la società sportiva - che ha assunto piena responsabilità» riguardo all’«esecuzione e il controllo di uno stringente protocollo di diagnosi e monitoraggio continui». Niente protocollo, quindi, niente partitella. Anche perché, immaginano gli esperti della task force governativa, sarebbe difficile in spiaggia pretendere il distanziamento degli ombrelloni mentre a dieci metri va in scena un torneo di calcetto con decine di partecipanti e “tifo” a bordo campo.

CIRCOLI A TERRA
«Mi avete scritto e fatto sentire con forza - aveva scritto Spadafora -, dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso lo slittamento dal 18 al 25 giugno per la ripresa degli sport di contatto.

La voglia e la necessità di ricominciare a giocare nei centri sportivi di tutto il Paese, consentendo a migliaia di gestori e lavoratori di riprendere le loro attività. Per questo, prima dei termini previsti, ho incontrato in video conferenza il Presidente Bonaccini e i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno stilato le indicazioni per la ripresa immediata, che saranno approvate domani (oggi, ndr)». Ma i circoli resteranno ancora chiusi. Il virus detta ancora legge.

Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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