Autonomia, Conte: «Trasmetterò presto le pre-intese alle Camere»

Mercoledì 24 Luglio 2019
Giuseppe Conte
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ROMA - Autonomia. Il premier Giuseppe Conte ha risposto oggi pomeriggio, 24 luglio, alle ore 16,00 nel corso del "question time" alla Camera alle interrogazioni presentate dai deputati sulla trattativa in corso tra governo e Regioni sulla richiesta di autonomia differenziata che è stata avanzata da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Conte ha assicurato che le intese 
«non pregiudicheranno la solidarietà nazionale» e che le Camere «avranno un ruolo primario» e «prima della sottoscrizione dell'intesa» con le Regioni. «Siamo consapevoli della centralità del Parlamento nell'iter delle Autonomie - ha detto Conte -. Ritengo che il Parlamento non debba essere coinvolto solo al termine del procedimento con un'alternativa del prendere e lasciare, le Camere devono assumere un ruolo primario prima della sottoscrizione dell'intesa. Avvieremo l'interlocuzione istituzionale con il Parlamento al più presto, non appena avremo completato la complessa, intensa, attività istruttoria che è competenza del governo».

«È intenzione del governo - ha assicurato Conte - trasmettere alle Camere gli schemi di intesa, di pre-intesa, che potranno essere assegnati alle Commissioni competenti per l'espressione di un parere, nel quale, sul modello dei pareri parlamentari su atti del governo, ed eventuali proposte di modifica del testo, nella forma di condizioni e di osservazioni». «Il governo, in vista della predisposizione del testo definitivo dell'intesa, si impegna a tenere nella massima considerazione i rilievi formulati dalle Camere», ha concluso Conte precisando che verrà avviato «al più presto» il confronto col Parlamento.

La questione del passaggio parlamentare dell'Autonomia è importante perché la Costituzione prevede una "intesa" tra il governo e la singola Regione che chiede maggiori poteri. Chiaro che questa intesa, una volta raggiunta, non può più venir modificata da una delle parti. Proprio per questo il governatore del Veneto, Luca Zaia, aveva suggerito che le bozze dell'intesa fossero oggetto di discussione parlamentare attraverso le Commissioni, in modo che il governo potesse tener conto delle osservazioni del Parlamento prima di definire l'intesa, ma poi, una volta raggiunta l'intesa con la Regione, il testo dovesse passare alle Camere "a scatola chiusa", cioè le Camere conserverebbero il potere di approvare o respingere l'intesa, ma non potrebbero più modificarne i termini.

Le dichiarazioni del premier, oggi alle Camere, sembrerebbero andare in questo senso: al di là delle scontate affermazioni sulla centralità del Parlamento,  il governo trasmetterà quanto prima alle Camere le pre-intese, e su questi testi le Commissioni parlamentari esprimeranno "pareri", di cui il governo s'impegna a tener conto nella stesura definitiva delle intese. 

 

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