Astrazeneca consigliato per over 60. Aifa: «Nessun pericolo di trombosi in Pfizer e Moderna»

Giovedì 8 Aprile 2021
Astrazeneca consigliato per over 60. Aifa: «Nessun pericolo di trombosi in Pfizer e Moderna»

Astrazeneca agli over 60. Questa l'ultima indicazione da parte del Ministero della Salute, a cui si aggiunge il parere della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia del farmaco. Dove viene indicato che le trombosi non sono state riscontrate in chi si è vaccinato con Pfizer e ModernaL'Aifa rileva che «al momento non sono stati identificati analoghi segnali di rischio» di eventi trombotici «per i vaccini a mRNA.

Non è invece ancora possibile esprimere un giudizio in merito ad altri vaccini che utilizzano piattaforme vaccinali virali». Questo il parere della Cts allegato alla circolare del ministero della Salute sull'aggiornamento delle raccomandazioni per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La Cts sottolinea che il bilancio beneficio/rischio del vaccino si conferma «complessivamente positivo».

Il vaccino riduce rischio di morte e di Covid grave

Il bilancio beneficio, possibilità di essere immunizzati, e rischio, essere contagiati con una forma aggressiva di Covid si conferma «complessivamente positivo». «Sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l'estrema rarità degli eventi sopra descritti - sottolinea nel parere la Commissione tecnico scientifica di Aifa - il bilancio beneficio/rischio del vaccino Vaxzevria si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al COVID-19». Attualmente, precisa la Cts, «tale bilancio appare progressivamente più favorevole al crescere dell'età, sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare COVID-19 grave, sia per il mancato riscontro di un aumentato rischio degli eventi trombotici sopra descritti nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni».

Prima e seconda dose di Astrazeneca

Chi ha ricevuto la prima dose potrà fare la seconda con lo stesso vaccino. Nel documento, firmato dal direttore generale Prevenzione Gianni Rezza, si conferma anche che, «in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino».

Nessuna terapia preventiva

Non c'è modo di prevenire le trombosi rare. «Alla luce dei dati attualmente disponibili non è possibile esprimere raccomandazioni circa l'individuazione di specifici fattori di rischio, e nel contempo non sono indentificabili trattamente preventi episodici tombotici». Lo afferma la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa nel parere sul vaccino di Astrazeneca, in relazione ai casi di trombosi rare segnalati a seguito della somministrazione dello stesso vaccino. 

Johnson & Johnson e trombosi

Non ci sono ancora dati sufficienti per sapere se il vaccino Johnson & Johnson, che è concepito in modo simile ad Astrazeneca, possa portare alle trombosi rare. «Non è ancora possibile esprimere un giudizio» sul rischio di trombosi rare «in merito ad altri vaccini» anti Covid «che utilizzano piattaforme vaccinali virali», per esempio quello di Janssen (Johnson & Johnson). Afferma la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa.

 

Trombosi entro 14 giorni da prima dose

Ad oggi, «la maggior parte dei casi» di eventi trombotici rari «è stata segnalata in soggetti di età inferiore ai 60 anni e prevalentemente nelle donne. Tali eventi sono stati osservati per lo più entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino». Lo afferma la Commissione tecnico scientifica Cts dell'Aifa nel parere sul vaccino di AstraZeneca. Il parere è allegato alla circolare del ministero della Salute che aggiorna le raccomandazioni sul vaccino. «Al momento - si legge nel parere della Cts - non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose in quanto al momento essa è stata somministrata solo ad un numero limitato di soggetti».

Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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