L’Agenzia italiana del Farmaco si era già pronunciata e ora tocca al Comitato Tecnico Scientifico dire la sua sull’utilizzo del vaccino Astrazeneca per i giovani.
AstraZeneca, Ema: «Non somministrarlo a chi ha sindrome aumentata permeabilità capillare»
LA SITUAZIONE - Dopo la morte della giovane Camilla Canepa e il registrarsi di numerosi casi anche se meno gravi, ci si attende ora una stretta per evitare che regioni vadano ancora in ordine sparso. Chi ha meno di 60 anni e ha avuto la prima dose di Astrazeneca farà il richiamo con il vaccino a Mrna. È l'orientamento del Comitato tecnico scientifico che sarà formalizzato nelle prossime ore, anche se al momento gli esperti stanno ancora discutendo sulla soglia di età sotto la quale il richiamo sarà con Pfizer e Moderna e che potrebbe essere tra i 40 e i 60 anni. Per la seconda dose, sottolineano infatti i tecnici, è raccomandato continuare a usare Astrazeneca per chi ha più di 60 anni. Sotto questa soglia, per un principio di massima cautela, è invece raccomandabile l'utilizzo di un vaccino a Mrna.
I RICHIAMI - Secondo alcuni esperti eventi trombotici, come quelli che hanno portato alla morte della giovane di Sestri Levante, possono eventualmente manifestarsi solo al momento della assunzione della prima dose e quindi che la seconda possa avvenire con ancora minor rischi. Anzi, c’è chi raccomanda di non cambiare vaccino nella seconda dose. Ma, come già sperimentato in altre occasioni, non tutti sono sulla stessa linea e il dibattito tra virologi, epidemiologi ed esperti vari, è solo all’inizio. La seconda dose del vaccino AstraZeneca potrebbe essere fatta quindi con il vaccino Pfizer e Moderna.
COSA CAMBIA - Per raggiungere giovani e giovanissimi con il siero dovrà invece essere ripensata la campagna vaccinale, e anche in fretta se non si vuol correre il rischio di ritrovarsi a settembre a dover chiudere scuole e università.
LA COMUNICAZIONE - Sarà il ministro della Salute Roberto Speranza assieme al coordinatore del Cts Franco Locatelli a rendere nota entro oggi la posizione del comitato tecnico scientifico sulla strategia di uso di Astrazeneca fra i giovani. Dopo la riunione del Cts di mercoledì i tecnici hanno continuato a lavorare scambiandosi i materiali e i pareri, per poi riunirsi nuovamente oggi. Il confronto fra Ministero, con il ministro che è stato sempre in contatto con gli organismi, Cts e Aifa, affermano fonti del ministero, è stato sempre collaborativo.