Sono salvi i tre alpinisti bloccati questa notte a quota 4.700 sul Monte Bianco.
In mattinata il Soccorso Alpino Valdostano (Sav) deciderà, in base alle loro condizioni fisiche e al meteo, se procedere al recupero in elicottero. Il percorso è stato indicato ai tre dagli operatori del Sav, dalla Centrale unica del soccorso.
Cosa è successo
Erano tre gli alpinisti bloccati sulla via dell'Innominata, a 4.700 metri di quota sul Monte Bianco. Uno di loro è in ipotermia. La quota a cui si trovano, e il tipo di via sulla quale stanno salendo gli alpinisti, forse finlandesi, non permettono l'intervento di squadre via terra. È stato allertato il Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne (PGHM) di Chamonix, per richiedere l'intervento di un loro elicottero abilitato al volo notturno, ma la missione non è possibile a causa del meteo sul versante francese.
Gli uomini del Soccorso alpino valdostano e il medico del 118 stanno cercando di stabilire un nuovo contatto con i tre alpinisti, ma le comunicazioni sono molto difficili. «Gli è stato detto - spiegano dalla Centrale unica del Soccorso della Valle d'Aosta - di tentare di scendere raggiungere in autonomia il Bivacco Vallot a 4.362 metri, sul versante francese del Bianco. Domattina, se le condizioni meteo lo consentiranno, si tenterà una missione in elicottero». In questo momento al rifugio Vallot si registrano - 6°.
Il rifugio Vallot
Il rifugio Vallot si trova sulla cresta ovest del Monte Bianco, ai piedi della Bosse Inférieure, vicino all'osservatorio Vallot e a 2 ore dalla cima del Monte Bianco. È un rifugio per soli bivacchi di emergenza. È un luogo di soccorso per gli alpinisti in difficoltà (soprattutto quelli che lasciano le vie del sud del Monte Bianco). «Non è destinato all'alloggio regolare degli alpinisti che fanno domanda per il Monte Bianco», si legge sul sito del rifugio.