Alfano: «Migranti, investire in Africa, ma in cambio di collaborazione. Trivelle? Andrò a votare»

Domenica 17 Aprile 2016
Alfano: «Migranti, investire in Africa, ma in cambio di collaborazione. Trivelle? Andrò a votare»
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«Occorre fare investimenti in Africa e se ne deve fare carico l'Europa. Se noi investiamo però, i paesi africani devono collaborare con noi», è importante la «reciprocità». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano ospite de L'intervista di Maria Latella su Skytg24, parlando dell'emergenza immigrati.  È contro le regole e il buon senso, non accettiamo l'impostazione dell'Austria sull'ipotesi di blocco del Brennero».
«Noi oggi abbiamo un trend di arrivi di migranti intorno al 20% in più rispetto agli anni precedenti».
Ma non siamo in una situazione che ci vede come emergenza d'Europa».


Alfano ha poi aggiunto che andrà a votare per il referendum sulle trivelle.

Chi resterà a Roma dei 4 candidati del centrodestra in campo? «Penso che la scelta più razionale sia sostenere chi può avere un consenso più trasversale nell'elettorato di centrodestra, cioè Alfio Marchini», replica Angelino Alfano parlando della corsa per il Campidoglio: «Se si vuol davvero sfidare i cinque stelle, bisogna votare Marchini». «A Milano non ho dubbi: voterei per Parisi, ha il tratto giusto di autonomia dai partiti».

«Vedrò nel merito la proposta di Cantone. La selezione dei candidati va fatta secondo il buon senso, a prescindere dai codici etici. I partiti che funzionano possono ben capire chi candidare e chi no, a prescindere dai codici e a prescindere dalle sentenze».

«Sono certo che tutto quello che ha fatto il governo è stato fatto nel pieno rispetto delle procedure e nel pieno rispetto dei cittadini». Quanto al coinvolgimento del vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, Alfano sottolinea: «I magistrati fanno il loro lavoro, sono convinto che lo facciano senza inclinazioni politiche».


«Il sistema italiano dei media ha accompagnato il bipolarismo politico. Ci sono stati due grandi editori, alla base di due schieramenti politici, che hanno fatto capo al presidente Berlusconi e all'ingegnere De Benedetti. I loro gruppi editoriali sono stati a sostegno di due grandi aree politiche. Ora c'è il tripolarismo e c'è Grillo. E tutta un'area si va aggregando, anche dal punto di vista editoriale, a questo nuovo Polo. Io spero che rimangano degli organi indipendenti nel nostro paese, che siano in grado di dire il giusto e il vero, a prescindere dalla collocazione politica»
Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 20:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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