Eredità Agnelli, sospesa la causa di Margherita contro i fratelli Elkann: cosa sappiamo sulla battaglia legale

Ultimo capitolo di una battaglia che dura da 20 anni, dalla morte dell'Avvocato Gianni Agnelli

Martedì 6 Giugno 2023
Battaglia per l'eredità degli Agnelli, il tribunale di Torino sospende la causa di Margherita contro i fratelli Elkann

Nuovo capitolo di una disputa ormai ventennale. Il tribunale di Torino ha sospeso la causa successoria intentata da Margherita Agnelli contro i figli John, Lapo e Ginevra Elkann, sull'eredità di famiglia. I legali dei tre fratelli avevano richiesto ai giudici di Torino di attendere l'esito delle cause aperte a Ginevra e a Thun (Svizzera) sulla validità degli accordi familiari stipulati nel 2004, prima di pronunciarsi.

L'istanza è stata accolta: il tribunale di Torino ha stabilito che le sentenze svizzere potranno essere riconosciute applicate in Italia anche nel caso in cui confermassero la validità del patto successorio stipulato dai familiari 17 anni fa. Un anno dopo la morte dell'Avvocato, Gianni Agnelli, padre di Margherita, scomparso nel gennaio del 2003.

Il suo testamento avrebbe scatenato la guerra tra gli eredi durata fino ai giorni nostri.

La faida

Ricapitoliamo. Margherita Agnelli, 67 anni, è la secondogenita di Gianni e Marella Agnelli. suo fratello, Edoardo Agnelli (omonimo del nonno), è morto suicida nel 2000. Margherita ha in totale otto figli: i primi tre sono John, Lapo e Ginevra, nati dall'unione con lo scrittore Alain Elkann, gli altri cinque sono invece Maria, Pietro, Sofia, Anna e Tatiana, avuti dal secondo marito Serge de Pahlen.

Nel suo testamento Gianni Agnelli aveva scelto come suo successore il nipote maggiore, John Philip Jacob Elkann, e aveva diviso in parti uguali le quote della Dicembre, ovvero la società che controlla tutte le aziende di famiglia: Exor, Stellantis, Ferrari, Juventus e Gedi. Quindi la "società madre" era stata spacchettata in tre: 33% a Marella, 33% a Margherita e 33% a John.

L'equilibrio si è spezzato con la decisione di Marella di cedere a John anche la proprietà delle sue azioni. Con la maggioranza delle quote il nipote di Gianni avrebbe ottenuto il controllo dell'impero degli Agnelli. Come riporta Il Giornale, però, Margherita si sarebbe opposta alla decisione della madre. A quel punto hanno avuto inizio i negoziati. 

 

Gli accordi (infranti) del 2004

L'accordo del 2004 è il seguente: Margherita avrebbe rinunciato alla sua quota di Dicembre, come la madre Marella, in cambio di immobili, opere d'arte e liquidità per un valore totale di circa 1,3 miliardi.

L'equilibrio è precipitata nuovamente quando Margherita ha scoperto dell’esistenza di conti esteri intestati dal padre a società offshore. Ricchezze di cui, a suo dire, non aveva mai saputo nulla. Nel 2007 la donna ha denunciato i consulenti stretti del padre,  chiedendo conto del suo patrimonio nascosto. Ma in aula è stata sconfitta: nel 2015 la Cassazione ha dichiarato il suo ricorso come "illegittimo". 

La guerra continua

Gli equilibri vengono stravolti ancora una volta nel 2019 con la morte di Marella Agnelli, che aveva lasciato tutto ai tre nipoti Elkann con tre testamenti svizzeri. Margherita è tornata alla carica mettendo in discussione la validità degli atti della madre e di tutti gli altri firmati in precedenza. L'obiettivo della donna è chiaro: assicurare anche ai figli nati dal suo secondo matrimonio - Maria, Pietro, Sofia, Anna e Tatiana - una cospicua fetta dell'eredità di famiglia. Nel 2020 Margherita e quattro membri dei de Pahlen hanno chiamato in causa i tre fratelli Elkann presso il tribunale di Torino, ritenendo illegittima la successione ricevuta da parte dei nonni Gianni e Marella. E la guerra continua. 

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