La paura che il vertice Ue si chiuda con un flop, con conseguenti rischi di una crisi di governo, arriva nei Palazzi romani, e spinge M5s e Pd a far quadrato attorno al premier Conte. Una fragilità politica interna, infatti, renderebbe più debole la posizione italiana e più forte quella dei Paesi «frugali» che hanno ripetutamente paventato la possibilità che a Roma possa succedere a Conte un governo euroscettico. Le parole di Matteo Salvini contro l'Ue ed evocatrici della Brexit avrebbero rafforzato questo timore, cosa che ha spinto Forza Italia a portare un «soccorso azzurro» a Conte in questo frangente, pur confermando le proprie critiche all'azione del suo governo.
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Di buon mattino, mentre le trattative a Bruxelles proseguivano ruvide, il ministro per i rapporti col Parlamento, Federico D'Incà ha dato per così dire la linea di M5s: «Nei vertici in corso a Bruxelles il presidente Giuseppe Conte sta portando avanti una nuova idea di Europa in cui unità e solidarietà sono le travi portanti. Ecco perché, adesso più che mai, il presidente del Consiglio ha bisogno del sostegno di tutti gli italiani». Parole sostanzialmente ripetute da tutti i dirigenti del Movimento, da Fabio Massimo Castaldi a Paola Taverna, dal ministro Alfonso Bonafede a Vito Crimi, fino alla pagina Fb di M5s: «siamo totalmente a fianco di Conte».
E infine anche quello di Luigi Di Maio dopo le riserve nei confronti del premier trapelate nei giorni scorsi. Anche il Pd ha blindato Conte: alle dichiarazioni del segretario Nicola Zingaretti di sabato si sono aggiunte in mattinata quelle del capodelegazione al governo Dario Franceschini: «totale sostegno all'azione del Presidente Conte». Anche Italia Viva, con Marco Di Maio, ha invitato «a mettere da parte le divisioni» e a sostenere lo «sforzo» di Conte. Persino un critico feroce del premier come Carlo Calenda gli ha assicurato «il sostegno al 100%». Una netta divisione si è invece registrata nel centrodestra, tra Lega e Forza Italia, tra sovranisti ed europeisti.
«Questa UE - ha attaccato Salvini in mattinata - è solo una banca d'affari dove pochi ci guadagnano e molti ci rimettono, l'Italia prima di tutti. Abbiamo pagato più di 200 miliardi per avere indietro poco o niente, mentre altri corrono: la Gran Bretagna ad esempio, senza aspettare Bruxelles ha dato da 25.000 sterline a fondo perduto ad ogni negozio, impresa, ristorante e albergo». Forza Italia ha reagito mettendo a punto progressivamente la posizione. In mattinata critiche all'operato di Conte erano giunte da Annamaria Bernini, ma dopo l'esternazione di Salvini, Mara Carfagno ha reagito sottolineando che lei »non guarda a maggioranza e opposizione« e che »spera che l'Italia vinca la partita«.
Come a dire che non si sarebbe prestata a speculazioni interne in caso di insuccesso.